VICO EQUENSE-CASTELLAMMARE. La storica «panarella» non apre slitta la riapertura, arriveremo a natale?

25 luglio 2017 | 11:13
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VICO EQUENSE-CASTELLAMMARE. La storica «panarella» non apre slitta la riapertura, arriveremo a natale?

  La funivia del faito che in otto minuti arriva da Castellammare a mille metri dal livello del mare. I lavori di adeguamento dell’impianto alle normative antisismiche e per l’eliminazione delle barriere architettoniche sono cominciati in ritardo rispetto al previsto; poi una variante di progetto ha fermato il cantiere che solo pochi giorni fa ha […]

La funivia del faito che in otto minuti arriva da Castellammare a mille metri dal livello del mare. I lavori di adeguamento dell’impianto alle normative antisismiche e per l’eliminazione delle barriere architettoniche sono cominciati in ritardo rispetto al previsto; poi una variante di progetto ha fermato il cantiere che solo pochi giorni fa ha ripreso le attività, dopo il sì del Genio Civile. La funivia ha chiuso il 24 settembre 2016 e avrebbe dovuto riprendere le corse ad aprile.
Ci dispiace per tutte le persone che, credendoci, hanno fatto investimenti importanti sul Faito, persone che con il loro impegno vorrebbero risollevare le sorti di una economia che un tempo fu florida, persone che hanno sacrificato un intera vita per amore della montagna.
L’anno scorso l’abbiamo rivista in funzione ed è stata una cosa bellissima, uno spettacolo unico.
Solitamente le funivie ogni 60 anni necessitano di alcuni lavori per l’adeguamento strutturale e normativo, termine che è scaduto nel 2012, quindi per evitare la chiusura definitiva era necessario eseguire dei lavori di ammodernamento tecnico, di adeguamento alle norme antisismiche e di abbattimento delle barriere architettoniche.
Nell’estate del 2016 la funivia ha ottenuto una proroga straordinaria dal Ministero ed è rimasta aperta sino a settembre ma alla scadenza non ha ottenuto ulteriori proroghe. A gennaio del 2017 sono iniziati i lavori di adeguamento strutturale e durante l’esecuzione sono nate delle complicazioni a causa del forte degrado in cui giacevano le travi e i pilastri delle due stazioni, pertanto si è dovuto ricorrere ad una modifica progettuale con il conseguente allungamento dell’iter autorizzativo che si è concluso alla metà di maggio. La Regione ha investito soldi e interesse in questo progetto, per questo credo che tutti stanno lavorando perché la funivia venga ripristinata quanto prima. Certo che turisti sarebbero stati tanti in questi mesi persi, si spera possano essere recuperati a settembre, prolungando le corse durante tutto il mese.