Vico Equense. Degrado assoluto nel giardino comunale di viale Rimembranza
Vico Equense. Siamo su Viale della Rimembranza. Su questa strada super trafficata insistono due dei tanti ingressi dell’Istituto SS. Trinità e Paradiso. Due cancelli dividono la strada dal piccolo giardino pubblico che confina con il portone del chiostro del complesso monumentale. Questo giardino, dapprima di proprietà conventuale poi delle scuole, fu acquistato mezzo secolo fa […]
Vico Equense. Siamo su Viale della Rimembranza. Su questa strada super trafficata insistono due dei tanti ingressi dell’Istituto SS. Trinità e Paradiso. Due cancelli dividono la strada dal piccolo giardino pubblico che confina con il portone del chiostro del complesso monumentale.
Questo giardino, dapprima di proprietà conventuale poi delle scuole, fu acquistato mezzo secolo fa dall’amministrazione comunale dell’epoca, rendendola parte del patrimonio comunale.
Un luogo anche di giorno molto amato dai giovani per appartarsi e fare ciò che gli passa in quel momento per le loro teste. Uno spazio non curato, lasciato a se stesso.
Uno dei tanti posti dove veramente accade di tutto. Qualche mese fa ho parlato del secondo piano interrato dei box pubblici di Massaquano dove ho denunciato pubblicamente oltre alle giostre delle scuole medie della frazione, l’aver trovato siringhe e tutti gli “accessori” per drogarsi.
Questo giardino in pieno centro, lo possiamo dichiarare succursale di tutto ciò. Si aggiunge alla lista dei tanti luoghi del centro dove accade di tutto e di più: il Pozzillo con via Castello Marina (pezzi di vetro e molto altro sia a terra sia nei terreni privati sottostanti), piazza Marconi (lato dietro chiesa parrocchiale Santi Ciro e Giovanni), le spiagge di sera, villetta antistante la chiesa di Puntamare, il Vescovado e chi più ne ha più ne metta!
È accaduto che i ragazzini della parrocchia del centro, che dovendo partecipare all’oratorio o ai giochi estivi in queste settimane nel chiostro dell’Istituto, si sono trovati a passare davanti a tutto questo e costatare di persona anche di peggio. Non c’è il minimo rispetto di questo/in questo luogo. Da attimi di intimità, a fumo sfrenato, qualche siringa e spazzatura sparsa a volontà, nelle buste e soprattutto nei cespugli!
Non basta un addetto della Sarim che ogni tanto annaffia le piante che di giorno si trovano a combattere la siccità, ma ci vorrebbe un po’ di pulizia, un mini restyling e qualche telecamera per intimorire questi gesti irrispettosi e rendere vivibile uno dei pochi angoli verdi ancora fruibili e non interdetti.
Bisogna dire che da qui passano gli stranieri e i cittadini che si recano a visitare il museo mineralogico, ad assistere a qualche convegno nella sala delle Colonne o si recano in vari uffici comunali qui dislocati. E’ il biglietto da visita della città: qualcosa di inguardabile! Non c’è uno spazzino, un giardiniere, un operaio che possa fare un pochino di manutenzione e controllo?