Agropoli. In spiaggia non ci sono regole: ombrelloni selvaggi ed ambulanti abusivi che vendono di tutto

15 agosto 2017 | 22:05
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Agropoli. In spiaggia non ci sono regole: ombrelloni selvaggi ed ambulanti abusivi che vendono di tutto

Con il mese di agosto sulle spiagge di Agropoli torna, in maniera massiccia, la pratica dell’ombrellone selvaggio. Un malcostume che, per la verità, già si era manifestato a luglio scorso, ma con il mese corrente trova la sua massima espressione. Decine di ombrelloni vengono lasciati oltre il tramonto sugli arenili cittadini, specie del lungomare San […]

Con il mese di agosto sulle spiagge di Agropoli torna, in maniera massiccia, la pratica dell’ombrellone selvaggio. Un malcostume che, per la verità, già si era manifestato a luglio scorso, ma con il mese corrente trova la sua massima espressione. Decine di ombrelloni vengono lasciati oltre il tramonto sugli arenili cittadini, specie del lungomare San Marco, che rappresenta la spiaggia più ampia di Agropoli e quindi anche la più frequentata da turisti e residenti. Sia gli uni che gli altri, che abitano nelle vicinanze, hanno l’abitudine di lasciare, in maniera fissa, ombrelloni, sdraio, gonfiabili ed altro in spiaggia per tutto il periodo di vacanza. Un po’ come capitava per i parcheggi liberi che erano presenti sul lungomare, dove gli affittuari delle case vacanze presenti in loco, posteggiavano la loro auto all’arrivo ad Agropoli e la spostavano solo quando dovevano rientrare nei rispettivi luoghi di residenza. Per quanto concerne la pratica dell’ombrellone selvaggio essa ha lo scopo di occupare porzioni di spiaggia per renderle esclusive, sottraendole al pubblico uso. Una operazione questa vietata dalle vigenti ordinanze balneari emesse dai comuni costieri cilentani. In minima parte la pratica si presenta anche sulla spiaggia di Trentova e sulla spiaggetta della Marina. Funziona così: dopo la giornata di mare trascorsa tra abbronzatura e i bagni rinfrescanti nelle limpide acque agropolesi in queste calde giornate agostane, il proprietario dell’ombrellone provvede a raccogliere le sedie, i gonfiabili ed altro e, invece di spiantare l’ombrellone e portarsi il tutto al seguito, riconducendolo poi in spiaggia l’indomani, provvede ad inserire tutte le cose, all’interno del bastone dell’ombrellone, che resta piantato nella sabbia, e va via. Un bel trucchetto, ormai praticato da tanti, che sono certi così l’indomani di andare in spiaggia e – che sia sabato, domenica o Ferragosto – di trovare il posto prenotato, magari in prima fila. La persona non dedita a tale pratica e che, magari, si sveglia di buonora al mattino per trovare un posto al sole, se dovesse collocarsi a poca distanza dagli ombrelloni selvaggi, è costretta, nel migliore dei casi, a trovarsi l’ombrellone del vicino, che magicamente si apre, a fargli ombra sul proprio telo mare; in altri casi è mancato poco che non si sia venuti alle mani. I vigili urbani hanno annunciato un blitz al fine di eliminare il problema ma al momento la pratica procede indisturbata. Il tutto accompagnato dal commercio abusivo di merce di ogni tipo. (La Città)