Attentati di Barcellona, due italiani tra le vittime: lenta macchina Farnesina
L’orrore dell’attentato a Barcellona ha già segnato profondamente questa estate e la spensieratezza ferragostana. Il terribile assalto alla Rambla, il furgone che miete vittime tra l’incauta folla e i terroristi che fanno 13 morti e 100 feriti, sono frutto di un triste disegno alternativo in cui potevano avere luogo delle esplosioni con più vittime, ma il tutto […]
L’orrore dell’attentato a Barcellona ha già segnato profondamente questa estate e la spensieratezza ferragostana. Il terribile assalto alla Rambla, il furgone che miete vittime tra l’incauta folla e i terroristi che fanno 13 morti e 100 feriti, sono frutto di un triste disegno alternativo in cui potevano avere luogo delle esplosioni con più vittime, ma il tutto è stato inutilmente vanificato dall’autosabotaggio di fratelli magrebini in un edificio di Alcanar, un piccolo comune catalano.
Mentre il giovanissimo terrorista dell’attacco di Barcellona, Moussa Oukabir, è ancora in fuga, c’è stato un attacco a Cambrils che è stato fortunatamente sventato. In Catalonia è stato versato del sangue, con due furgoni Fiat bianchi che hanno terrorizzato i turisti, che i catalani non vogliono preferendogli l’accoglienza di migranti. A Barcellona i turisti rendono la vita difficile agli abitanti, che ritengono insostenibile un rapporto di 1 a 15, un flusso turistico da circa 30 milioni di persone l’anno.
Il destino è stato crudele, tra i 13 morti e 100 feriti sono capitati due nostri connazionali, di cui uno non conosciamo ancora l’identità, a causa della farraginosità della nostra Farnesina, degli organi diplomatici italiani che fino alle 9 di stamane non avevano informazioni a riguardo: un duro paradosso collegare le parole dell’ambasciatore di Madrid, in attesa di notizie dalla Catalonia al caso Regeni, di cui ancora si attendono notizie. L’altra vittima dell’attentato è Bruno Gulotta, 35enne di Legnano e responsabile vendite del famoso magazine online Tom’s Hardware. La notizia è stata confermata dai sui colletti sul sito, che hanno dato il triste annuncio poi confermato dal caporedattore Andrea Ferrario. Gulotta è stato ricordato con un post dal collega Roberto Buonanno, descrivendolo come gentile e professionale, avido di conoscenza. Mentre su una vittima sappiamo grazie ai social il proprio percorso, con foto scattata 20 minuti prima del triste evento, un’altra non ha ancora un’identità. Attendiamo notizie ufficiali dalla Catalonia.