Aubameyang il ribelle chiama il Milan: «Io tornerei ma voi state dormendo…». L’alternativa resta Kalinic
È il Ferragosto dei ribelli, dei fuori rosa, di chi non si presenta agli allenamenti o di chi li abbandona per un semplice raffreddore (in una delle estati più torride dell’ultimo decennio, non sotto Natale). Alla lista dei furbetti si è iscritto Pierre Aubameyang che dopo mezz’ora ieri ha lasciato per un leggero raffreddore il […]
È il Ferragosto dei ribelli, dei fuori rosa, di chi non si presenta agli allenamenti o di chi li abbandona per un semplice raffreddore (in una delle estati più torride dell’ultimo decennio, non sotto Natale). Alla lista dei furbetti si è iscritto Pierre Aubameyang che dopo mezz’ora ieri ha lasciato per un leggero raffreddore il campo del Borussia Dortmund. Chissà se il malessere era dettato dai dubbi sul futuro visto che poche ore prima il gabonese in una diretta su Instagram, per festeggiare con i follower la tripletta nella coppa di Germania al Rielasingen, ha risposto a un tifoso che gli chiedeva se fosse disposto a trasferirsi al Milan: «Tornerei ma loro stanno dormendo. Che devo fare?». L’attaccante, sogno dichiarato di Mirabelli, esce allo scoperto: fra sei giorni la squadra di Montella debutta a Crotone in campionato e fra 17 si chiude il mercato. I rossoneri attivissimi nella prima fase di trattative si sono presi una pausa per scegliere l’attaccante. La pista meno tortuosa porta a Kalinic che, consapevole della stima di Montella, ha rifiutato l’Everton aspettando il Milan. La Fiorentina valuta il croato 30 milioni (ovvero 25 più 5 di bonus): in alternativa chiede che nell’operazione rientri Antonelli. Fassone e Mirabelli per ora prendono tempo con il d.g. Corvino in attesa che in settimana dalla Cina arrivi un extrabudget (grazie a uno sponsor?). Sarebbe allora possibile arrivare a un attaccante top? Al momento l’operazione Aubameyang è il Ventoux da scalare: costa 80 milioni, il giocatore chiede un ingaggio di almeno 10 e in ogni caso il Borussia non potrebbe smantellare l’attacco con Dembelé determinato ad accettare la corte del Barcellona (e ieri messo fuori rosa per punizione). Sono i giorni decisivi. Spettatrice interessata della situazione è la Fiorentina che aspetta i proventi della cessione di Kalinic per perfezionare l’acquisto di Simeone dal Genoa a 15 milioni più 3 di bonus. Il re dei capricciosi resta comunque Keita, primo per distacco nell’elenco degli ammutinati. Escluso dalla lista dei convocati in Supercoppa («Non era sereno, ha dimostrato perplessità per giocare» ha commentato prima della partita il d.s. laziale Tare), fermo nel proposito di volersi trasferire alla Juve, ha alzato l’altra sera il livello di tensione twittando che la situazione «mi crea un danno psicologico di cui non so valutare le conseguenze» lasciando presagire strascichi legali. Superfluo ricordare che ieri a Formello sono comparse scritte non benevole nei confronti suoi e del suo agente: «Keita fuori dai c…». L’a.d. bianconero Marotta ha precisato: «Con questa vicenda non c’entriamo niente. A Lotito ho già proposto una somma che non è stata ritenuta adeguata, forse ci potrà essere una possibilità più avanti». (Corriere della Sera)