Bari. Violentata dal gruppo a 15 anni. La trappola dell’ex fidanzato: «Vieni a mangiare un gelato?»
L’ex fidanzatino 16enne le propone di mangiare un gelato assieme. La ragazzina, 15 anni, si fida di lui. Lo segue prima nella città vecchia e poi nel porto di Bari. Ma lì ci sono altri quattro ragazzini che sbucano all’improvviso. È in quell’area del porto, poco distante dal terminal traghetti, che l’adolescente la sera del […]
L’ex fidanzatino 16enne le propone di mangiare un gelato assieme. La ragazzina, 15 anni, si fida di lui. Lo segue prima nella città vecchia e poi nel porto di Bari. Ma lì ci sono altri quattro ragazzini che sbucano all’improvviso. È in quell’area del porto, poco distante dal terminal traghetti, che l’adolescente la sera del 1 agosto sarebbe stata violentata a turno dai cinque. Quattro minorenni e un maggiorenne. È quanto denunciato dai suoi genitori ai carabinieri. Il presunto stupro di gruppo è stato contestato ai giovani (età compresa tra i 16 e i 18 anni) che ora sono indagati a piede libero per violenza sessuale. La 15enne — stando agli atti dell’indagine — sarebbe stata adescata dal suo ex nei vicoli di Bari Vecchia. Un’occasione per chiacchierare un po’, le avrebbe detto. Ma una volta raggiunta una zona isolata all’interno del porto sarebbe stata immobilizzata su una macchina e violentata a turno dal branco. Tornata a casa, ancora in stato di choc, ha raccontato tutto ai genitori i quali l’hanno accompagnata in ospedale e poi sono andati dai carabinieri. Hanno fatto nomi e cognomi dei presunti stupratori perché la figlia li conosceva tutti. Gli investigatori hanno identificato i cinque ragazzini e proceduto agli interrogatori e alle perquisizioni domiciliari. In caserma, accompagnati da genitori e avvocati, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Le indagini, coordinate dal pm della procura ordinaria Simona Filoni e dal magistrato Rosario Plotino della procura per i minorenni, si stanno concentrando sui tabulati telefonici, sull’esame dei cellulari sequestrati e sui video estrapolati dalle telecamere installate nell’area portuale. I magistrati valuteranno anche la consulenza medico legale disposta d’urgenza. «La violenza contro le donne e ancor di più contro un’adolescente è una violazione dei diritti umani — ha detto il Garante regionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Ludovico Abbaticchio — Lottare contro ogni forma di violenza è un obbligo umano e civile prima che politico». Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Bari Antonio Decaro, che ha annunciato che il Comune si costituirà parte civile nel processo «contro chi ha abusato della dignità di una ragazzina affinché chi è colpevole comprenda fino in fondo il senso delle proprie azioni». (Corriere della Sera)