Castellabate. Mega sequestro di ombrelloni, rimossi 450 parasole lasciati in spiaggia per “prenotare” il posto

11 agosto 2017 | 23:14
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Castellabate. Mega sequestro di ombrelloni, rimossi 450 parasole lasciati in spiaggia per “prenotare” il posto

Blitz sugli arenili del comune di Castellabate contro la pratica dell’ombrellone selvaggio. L’operazione degli uomini della locale guardia costiera è scattata all’alba di ieri, in collaborazione con gli agenti della polizia municipale: sono stati sequestrati ben 450 ombrelloni posizionati sulle spiagge delle frazioni S. Maria e S. Marco. La cattiva abitudine, che si manifesta specie […]

Blitz sugli arenili del comune di Castellabate contro la pratica dell’ombrellone selvaggio. L’operazione degli uomini della locale guardia costiera è scattata all’alba di ieri, in collaborazione con gli agenti della polizia municipale: sono stati sequestrati ben 450 ombrelloni posizionati sulle spiagge delle frazioni S. Maria e S. Marco. La cattiva abitudine, che si manifesta specie nel mese di agosto sulla maggior parte degli arenili della costa cilentana, è finalizzata a occupare porzioni di spiaggia per renderle “esclusive”, sottraendole all’uso pubblico. Piantare nella sabbia l’ombrellone e lasciarlo anche dopo il tramonto, per “prenotare” il posto per la mattina o magari per tutta la settimana seguente, è vietato dalle ordinanze balneari emesse dai Comuni costieri cilentani. I militari e i vigili urbani hanno quindi caricato su un apposito mezzo tutti gli ombrelloni, i giocattoli per bimbi e gli articoli da spiaggia trovati sull’arenile. Il materiale, qualora non venisse reclamato dai legittimi proprietari, che così facendo però incorrerebbero in una sanzione oltre che in una denuncia penale per l’abuso compiuto, potrebbe andare all’asta o distrutto. «L’attività di contrasto all’ombrellone selvaggio – spiega il comandante della guardia costiera di Agropoli Gian Luca Scuccimarri – continuerà su tutte le altre spiagge libere del litorale cilentano per tutelare vacanzieri e residenti da ogni forma di abuso che limiti il diritto d’uso del mare e delle spiagge». Proseguiranno anche i controlli in materia ambientale nell’ambito del circondario marittimo di Agropoli che si estende per 70 km circa, da Capaccio Paestum ad Ascea, condotti dai militari della guardia costiera di Agropoli, insieme al personale tecnico dell’Arpac, tesi a garantire la protezione dell’ambiente da scarichi a mare non autorizzati. Numerosi i blitz eseguiti sui diversi arenili: Castellabate è in cima alla lista, seguita da altre località, in particolare Camerota e Villammare. (La Città)