Costa d’Amalfi, amianto sul Valico di Chiunzi. Le denunce degli ambientalisti

21 agosto 2017 | 15:38
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Costa d’Amalfi, amianto sul Valico di Chiunzi. Le denunce degli ambientalisti

Il Valico di Chiunzi, la porta per la Costiera Amalfitana, attualmente è in una condizione di abbandono, nonostante la tratta sia percorsa da migliaia di turisti. L’intero tratto della strada provinciale che porta a Maiori è condannato all’incuria, con la vegetazione che invade il bordo strada, i muretti cadenti, il fondo stradale sporco e con […]

Il Valico di Chiunzi, la porta per la Costiera Amalfitana, attualmente è in una condizione di abbandono, nonostante la tratta sia percorsa da migliaia di turisti. L’intero tratto della strada provinciale che porta a Maiori è condannato all’incuria, con la vegetazione che invade il bordo strada, i muretti cadenti, il fondo stradale sporco e con riparazioni di fortuna. Ma come si usa dire, al peggio non c’è mai fine.

Un articolo da Repubblica di Napoli, riporta la denuncia di una discarica a cielo aperto, con cumuli di amianto lasciati incustoditi, al confine tra i comuni di Tramonti e Sant’Egidio del Monte Albino. I rifiuti sono celati sotto la carrabile dalla vegetazione, non vista dagli ignari viaggiatori che vi transitano.

L’articolo a firma di Gaetano De Stefano, riporta la denuncia di Andrea Cretella, presidente dell’associazione nazionale “Cittadini contro le mafie e corruzione”, che sta preparando una denuncia in Procura. “I Comuni interessati – evidenzia  Cretella – non prendono provvedimenti. E, intanto la bomba di sostanze cancerogene fa bella mostra di sé, oltre che essere oltremodo pericolosa per la salute pubblica”.

Cretella rivela che le istituzioni sono a conoscenza del grave problema, ma non hanno mosso un dito per prendere provvedimenti. La denuncia di questo pericolo, va ad aggiungersi a segnalazioni fatte da altre associazioni nel corso di questa estate, che hanno mostrato lo stato di incuria del percorso, esponendo la questione agli amministratori di Corbara, S. Egidio e Tramonti: sulla pulizia delle strade si è giunti al “nodo del fazzoletto”, ma la grande assente resta sempre la Provincia, un istituzione che è spogliata del suo ruolo nonostante le mille responsabilità. Dopo gli incendi che hanno distrutto ettari di vegetazione ed ecosistema, quello della presenza dei rifiuti speciali è un altro grattacapo che espone rischiosamente il fragile contesto idrogeologico dei nostri territori.