È morto l’agricoltore ustionato ad Acerra. Nuovi roghi sul Faito, disposti ulteriori sorvoli aerei
Un’altra vittima degli incendi. È morto ieri mattina Giuseppe Antignano, l’ottantaquattrenne ricoverato nel reparto di rianimazione della clinica Villa dei Fiori di Acerra in seguito alle ustioni di secondo grado in tutto il corpo. A ridurlo in condizioni gravissime le fiamme divampate a bordo strada della Statale 62 estese in pochi minuti anche alla campagna […]
Un’altra vittima degli incendi. È morto ieri mattina Giuseppe Antignano, l’ottantaquattrenne ricoverato nel reparto di rianimazione della clinica Villa dei Fiori di Acerra in seguito alle ustioni di secondo grado in tutto il corpo. A ridurlo in condizioni gravissime le fiamme divampate a bordo strada della Statale 62 estese in pochi minuti anche alla campagna circostante. E proprio qui la vittima, proprietario di un piccolo fondo, si era recato per spargere l’antiparassitario. L’uomo ancora in vita, ma privo di sensi, era stato ritrovato da vigili urbani e dei vigili del fuoco accorsi sul posto dopo l’allarme del figlio preoccupato per il mancato rientro del genitore. Trasportato in rianimazione, non c’è l’ha fatta. Antignano è la seconda vittima dei roghi. Il 17 luglio scorso a Giugliano un imprenditore era precipitato per il cedimento di un lucernaio sul tetto di un capannone su cui era salito per fotografare i danni prodotti dalle fiamme a un capannone vicino. Ieri mattina riunione in prefettura dei sindaci dell’area vesuviana per fare il punto sull’emergenza. Al vertice ha partecipato anche il sindaco di Napoli e della Città metropolitana Luigi de Magistris. «Dietro gli incendi – ha affermato – ci sono interessi criminali. Bisogna stare molto attenti a destinare le risorse economiche perché c’è stato chi ha lucrato sull’emergenza incendi, sulla distruzione del parco così da poter poi lucrare sulle bonifiche e sul dissesto idrogeologico quando ci saranno le prime bombe d’acqua». Il tavolo dei sindaci continuerà a riunirsi nei mesi di settembre e di ottobre e, tra i temi, affronterà quelli appunto del dissesto idrogeologico e del futuro dell’Ente Parco. Nel corso della riunione di ieri è stata illustrata anche la recente delibera della Città metropolitana che destina risorse direttamente ai Comuni per i moduli preliminari di prevenzione antincendio sul territorio. Infine è stato garantito che «la polizia metropolitana intensificherà gli interventi di pattugliamento nel comune di Ercolano in contrada Novelle Castelluccio, rientrante nell’area del Parco e nota per gli sversamenti illeciti di rifiuti». La richiesta di intensificare i controlli era partita dal consigliere metropolitano del M5S Danilo Cascone. I pattugliamenti mirati saranno effettuati nell’ambito dell’attività di contrasto al fenomeno dei roghi. Il fronte degli incendi. In mattinata si è registrato un focolaio in località Montedoro a Torre del Greco. Che ha costretto i vigili del fuoco a entrare in azione fin dalle 6,30. Ancora fiamme sull’asse mediano tra Brusciano e Pomigliano d’Arco e all’altezza di Sant’Antimo. Altri interventi lungo la statale per Agerola. E un incendio ha ripreso forza anche sul Faito, dove nel primo pomeriggio il maestrale ha ridato corpo al fuoco che covava sotto la cenere. «Ormai – osserva il presidente dell’associazione volontari del Faito, Aldo Buonocore – il rogo della pineta si potrà considerare spento solo dopo la pioggia». Che non è annunciata. (Corriere del Mezzogiorno)