Ieri il via all’operazione Champions. 17.000 biglietti venduti in quattro ore per la sfida del Napoli con il Nizza

9 agosto 2017 | 19:01
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Ieri il via all’operazione Champions. 17.000 biglietti venduti in quattro ore per la sfida del Napoli con il Nizza

Il Napoli è una passione che sfida ogni logica. Pure quella del caldo torrido che da giorni si è impossessato dalla città. Ma la sfida col Nizza val bene un sacrificio. Gli appassionati non hanno battuto ciglio. Il gong è scattato alle 15 e il pomeriggio di fuoco non ha scoraggiato nessuno. Poco dopo le […]

Il Napoli è una passione che sfida ogni logica. Pure quella del caldo torrido che da giorni si è impossessato dalla città. Ma la sfida col Nizza val bene un sacrificio. Gli appassionati non hanno battuto ciglio. Il gong è scattato alle 15 e il pomeriggio di fuoco non ha scoraggiato nessuno. Poco dopo le 20 la prevendita è schizzata a quota 17.000: per la precisione sono stati 16.900 i biglietti acquistati dai tifosi. Profumo da grande evento e non poteva essere altrimenti. La scena è stata simile un po’ ovunque: file numerose presso le ricevitorie autorizzate. C’è addirittura chi ha organizzato un blitz dalle vacanze per garantirsi un posto in “prima fila”. Tutto ha funzionato abbastanza bene, al netto di qualche intoppo relativo soprattutto alla procedura on-line riservata agli abbonati. Le proteste, semmai, c’erano state in mattinata per i disservizi al botteghino 6 del San Paolo con diverse persone che non sono riuscite a rinnovare la Tessera del Tifoso (resta valida comunque la procedura on-line sul sito del Napoli), presupposto indispensabile per l’abbonamento ma non per il match di Champions League che adesso rappresenta la priorità. Sono bastate cinque ore a certificare il grande entusiasmo che accompagna la nuova stagione degli azzurri. Il San Paolo indosserà l’abito delle grandi occasioni. Il club di De Laurentiis tra l’altro ha optato per una politica di prezzi medio- bassa (le curve costano 20 euro) proprio per riempire lo stadio in una giornata insolita. Si gioca il 16 agosto, ma il ritmo è da tutto esaurito. Saranno in 50.000 a Fuorigrotta per trascinare il Napoli ai gironi e cancellare la ferita del 2014, la bruciante eliminazione per mano dell’Athletic Bilbao. Non c’è ancora il via libera ufficiale, intanto, ai biglietti da riservare ai sostenitori del Nizza attesi al San Paolo: la società transalpina non ha ancora comunicato la scorta dei tagliandi per i propri sostenitori. Sono attese novità nelle prossime ore, poi cominceranno le valutazioni per quanto riguarda la sicurezza. Il tema dell’ordine pubblico merita, comunque, una riflessione approfondita per gli incidenti dell’estate 2015 tra gli ultras prima dell’amichevole dell’Allianz Riviera. Tutto dovrà filare liscio e quindi le misure saranno improntate alla massima attenzione perché la risposta del pubblico sarà imponente. Sarà diversa la cornice, invece, domani sera per l’ultima amichevole del precampionato contro l’Espanyol, in programma alle 21. Il Napoli preparerà la gara oggi pomeriggio a Castel Volturno. Maurizio Sarri ha analizzato i dati delle ultime amichevoli e lavorerà soprattutto sull’agilità. Una risposta è attesa già nel match con i catalani dell’ex David Lopez. Sarà l’occasione per mettere a punto tutti i dettagli. Il Nizza ormai è vicino e ieri ha presentato pure i due nuovi acquisti che il tecnico Favre potrà utilizzare nel doppio confronto con il Napoli. Allain Saint Maximin è un trequartista giovane di grande talento; Wesley Sneijder, invece, ha grande esperienza internazionale abbinata ad una classe che può fare la differenza. Indosserà la maglia numero 10. «Ho scelto questo progetto perché sono convinto della forza di questa squadra. Possiamo eliminare il Napoli, ma dobbiamo crederci tutti. Balotelli? Ho parlato a lungo con lui in questi giorni». SuperMario, dal canto suo, scalpita: «Amo Napoli e la sua gente. Mi dispiace tantissimo incontrarli come avversari». Avrà di fronte uno stadio gremito. La simpatia è reciproca ma i tifosi penseranno solo agli azzurri. La posta in palio è troppo importante. (la Repubblica)