Lara, la giovane sub che ha perso la vita ad Ischia. Il canto, la matematica e il mare erano le sue grandi passioni
«L’ultima volta che ho visto Lara è stato il 4 luglio. Era la giornata conclusiva del progetto “Scuole a porte aperte”. Era rimasta insieme a noi fino all’ultimo giorno, condividendo tutte le nostre iniziative. Per l’esibizione finale aveva cantato nel coro del Flauto Magico. E poi aveva ricevuto il riconoscimento per i nostri campioni di […]
«L’ultima volta che ho visto Lara è stato il 4 luglio. Era la giornata conclusiva del progetto “Scuole a porte aperte”. Era rimasta insieme a noi fino all’ultimo giorno, condividendo tutte le nostre iniziative. Per l’esibizione finale aveva cantato nel coro del Flauto Magico. E poi aveva ricevuto il riconoscimento per i nostri campioni di matematica. Eravamo tutti orgogliosi dei nostri allievi e di Lara, che ci mancherà tantissimo». È commosso Francesco Gentile, il preside dell’istituto comprensivo “Paolo di Tarso” di Bacoli dove Lara Scamardella aveva appena terminato il secondo anno di scuola media. «Una ragazza solare e un’alunna curiosa in tutte le discipline scolastiche», la ricorda il preside. Il mare e il canto erano le sue passioni, ma in matematica Lara era un asso. Così brava da partecipare assieme a gruppo di compagni di scuola alle Olimpiadi della materia. Dopo la prima fase che si era tenuta a Napoli, avevano ottenuto la qualificazione alle finali organizzate addirittura alla Bocconi di Milano. Una bella esperienza per gli studenti e un motivo di grande soddisfazione per l’istituto “Paolo di Tarso”, che aveva premiato i suoi allievi. A scuola, racconta il presidente Gentile, Lara «si impegnava sempre con generosità e spirito d’iniziativa. Nelle cose che faceva metteva una vivida e costante perseveranza capace di scaldare il cuore a chi le era accanto. Non esagero se dico che i compagni stravedevano per lei. E mi sento di interpretare, con queste parole, il sentimento di tutta la comunità scolastica». Gianni Picone, sindaco di Bacoli e amico d’infanzia del papà di Lara, Antonio Scamardella, ricorda l’amore di famiglia per le escursioni in mare e, soprattutto, per l’archeologia subacquea. «Nei fondali di Baia – sottolinea il sindaco – c’è una città sommersa dopo l’eruzione del Monte Nuovo. Il nonno di Lara, negli anni ‘50 e ‘60, quando ancora le tecniche di immersione non erano sofisticate come oggi, è stato uno dei primi a scoprire i resti dell’antica residenza estiva degli imperatori romani. Da quel che mi aveva raccontato Antonio qualche tempo fa, anche Lara si era innamorata di quel mondo sottomarino capace di riservare ogni giorno nuove scoperte». La famiglia Scamardella si era trasferita da un paio d’anni nel vicino Comune di Monte di Procida. Per questa ragione i due sindaci, Picone e Giuseppe Pugliese, hanno deciso di proclamare il lutto cittadino congiunto in occasione dei funerali di Lara e di Antonio Emanato, l’esperto istruttore e amico di famiglia che ha perso la vita durante la tragica escursione di domenica mattina. «A tutti noi quello che è successo appare inspiegabile – commenta addolorato il preside Gentile – Lara ci lascia un vuoto incolmabile e un profondo dolore nel cuore». (la Repubblica)