Migranti, la Chiesa sceglie il rigore. I vescovi alle Ong: «Rispettare la legge contro gli scafisti»

11 agosto 2017 | 18:53
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Migranti, la Chiesa sceglie il rigore. I vescovi alle Ong: «Rispettare la legge contro gli scafisti»

La sfida dei migranti va affrontata con «immensa carità» e con coraggio, ma «nel rispetto della legge» e senza mai «fornire il pretesto» o l’apparenza di una qualsiasi «collaborazione» con gli scafisti: così ha parlato il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente Cei, ieri a Perugia nell’omelia per la festa di San Lorenzo. Una posizione netta che […]

La sfida dei migranti va affrontata con «immensa carità» e con coraggio, ma «nel rispetto della legge» e senza mai «fornire il pretesto» o l’apparenza di una qualsiasi «collaborazione» con gli scafisti: così ha parlato il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente Cei, ieri a Perugia nell’omelia per la festa di San Lorenzo. Una posizione netta che non cancella ma forse corregge qualche opinione di esponenti cattolici più vicina alle posizioni dei soccorritori in mare che si era profilata nei giorni scorsi. L’intervento di Bassetti arriva non a caso dopo una serie di colloqui avvenuti in questi giorni in Vaticano tra il ministro dell’Interno Marco Minniti e i vertici della segreteria di Stato. Il ministro avrebbe ottenuto rassicurazioni e attestati di stima dalle alte sfere vaticane. Minniti avrebbe incontrato anche lo stesso Bassetti, dopo le ripetute polemiche e prese di posizione del giornale della Cei Avvenire sulle decisioni del Viminale. Per il cardinale la carità non va mai disgiunta «dalla responsabilità», sia «verso chi soffre e chi fugge», sia «verso chi accoglie». «Ribadisco – ha detto ancora – il più netto rifiuto ad ogni forma di schiavitù moderna qual è la tratta degli esseri umani. Ma rivendico con altrettanto vigore la necessità di un’etica della responsabilità e del rispetto della legge». Il cardinale non è entrato nel dibattito sulle Ong, ma il riferimento al rispetto della legge rinviava a esso. «Proprio per difendere l’interesse del più debole – ha concluso – non possiamo correre il rischio, neanche per una pura idealità che si trasforma drammaticamente in ingenuità, di fornire il pretesto, anche se falso, di collaborare con i trafficanti di carne umana». Posizioni più attente alle proteste delle Ong avevano preso negli ultimi giorni la Caritas e il direttore di Avvenire Marco Tarquinio (quella presenza «darebbe pseudo-legittimazione ai tentativi di commissariamento di Ong sgradite in diverse parti del mondo»). Sul pronunciamento del cardinale Bassetti ha espresso un parere il vescovo Nunzio Galantino, segretario della Cei, che ama prendere posizioni nette: «Condivido ognuna delle parole che sono venute dal cardinale. Più volte ho detto e scritto che la legalità è il primo indispensabile passo per una politica intelligente della mobilità umana». Alla richiesta di un commento sulle posizioni dei cattolici che in questi giorni sono parse più a favore delle Ong Galantino ha risposto: «La Cei non entra nel merito delle soluzioni normative da dare a questo o quell’aspetto della sfida migratoria». Commenti favorevoli sono venuti sia da sinistra che da destra. Lorenzo Guerini, coordinatore del Pd, trova «sagge e condivisibili» le parole del cardinale, che «indicano in modo chiaro come accoglienza e sicurezza vadano tenute insieme». Parole condivise anche dal ministro Graziano Delrio. A testimonianza del clima disteso ieri il Viminale, con una circolare, ha accolto la richiesta della Caritas di sospendere la norma che trasferiva ai responsabili delle strutture che accolgono i richiedenti asilo i compiti di identificazione e notifica dell’esito delle loro domande. (Corriere della Sera)