Monte Faito (Vico Equense). Si è conclusa la decima edizione del Faito doc Festival. I vincitori
Monte Faito (Vico Equense). Si è conclusa l’altro ieri, 7 agosto 2017, la decima edizione del Faito Doc Festival, un appuntamento ormai tradizionale – e internazionale – per gli amanti del cinema e della montagna e più in generale per gli appassionati della scoperta: dell’arte e della natura. Nonostante la piaga degli incendi che quest’anno hanno […]
Monte Faito (Vico Equense). Si è conclusa l’altro ieri, 7 agosto 2017, la decima edizione del Faito Doc Festival, un appuntamento ormai tradizionale – e internazionale – per gli amanti del cinema e della montagna e più in generale per gli appassionati della scoperta: dell’arte e della natura. Nonostante la piaga degli incendi che quest’anno hanno lambito anche il Monte Faito, il festival si è svolto regolarmente (quest’anno “Orizzonti” è stato il tema), aprendosi il 1 agosto con la performance del funambolo argentino Claudio Benegas, l’audio-documentario di Milena Bochet e la proiezione di Zabriskie Point, per concludersi con il concerto dei KlezRoym, uno dei gruppi più significativi della scena italiana.
Finanziati online con successo. Oltre 139 sostenitori, superato il traguardo del 10.000 € al 101 % con 10.115 €.
Il festival si è caratterizzato per le proiezioni degli 8 lungometraggi e 13 cortometraggi in concorso, valutati da una giuria internazionale e da una giuria di giovani. Dopo la proclamazione dei vincitori, riporto di seguito i film premiati e le relative motivazioni.
‼️PREMIO AL MIGLIOR LUNGO‼️
CASTRO di Paolo Cavati
Quando si mettono insieme tutti i colori dell’arcobaleno si ottiene un punto dove il cielo e la terra s’incontrano come realtà e immaginazione per formare un bell’orizzonte che contiene tutti gli esseri umani e lo spettro dei loro colori, il nostro regista conosce questi segreti e ce li svela in questo film.
‼️MENZIONE SPECIALE‼️
KOROPA di Laura Henno
La Giuria ha voluto segnalare questo film perché è un puro gesto cinematografico. Gesto di cinema, perché il cinema è il gesto di chi filma e il gesto di chi è filmato e questo film li condensa entrambi in pochi minuti, affrontando con una straordinaria densità di suoni e immagini, una questione drammatica come quella dell’immigrazione clandestina.
‼️PREMIO AL MIGLIOR CORTO‼️
ANGELIKA di Leopold Legrand
Il film porta in sé tutti gli orizzonti, che rappresentano il tema di questa edizione.
Un film che si sviluppa sull’infanzia, sulle sue tragedie, ma anche sulle sue gioie e speranze.
Un orizzonte aperto alla promessa di una amicizia, di un conforto che giunge da un altra persona, da un animale. L’orizzonte della giustizia dello sguardo del regista, aperto sullo sguardo del mondo e presto pronto ad incrociare altri sguardi.
‼️MENZIONE SPECIALE‼️
Vivian Vivian di Ingrid Kamerling
Per la delicatezza e il coraggio di raccontare una storia drammatica che tocca l’autrice da vicino,
rendendo la storia di Vivian universale e capace di toccare le corde più profonde di tutti noi.
La scelta di immagini evocative e poetiche unite alle immagini familiari di Vivian ci permettono di entrare sempre più nel mondo complesso di questa giovane e in generale della gioventù contemporanea.
Apre alla regista la porta ad un nuovo orizzonte più luminoso.
‼️PREMIO OTTICA SACCO‼️
VOLTA A’ TERRA di Joao Pedro Placido
Perché il film affronta con una struttura narrativa originale, in cui la forma documentaria si arricchisce di stimoli di finzione di vita di una comunità contadina resistente della montagna portoghese, dando uno spessore formidabile tanto ai personaggi quanto ai tempi e agli spazi dell’esistenza.
GIURIA GIOVANI/YOUTH JURY
‼️‼️‼️Prix CPS‼️‼️‼️‼️: Les Sauteurs / Those Who Jump
Il premio CPS lo diamo a Les Sauteurs perché ti avvicina a una realtà mal conosciuta direttamente dal suo interno. Ci fa riflettere sull’ingiustizia dei rapporti nel mondo post-coloniale.
GIURIA GIOVANI/YOUTH JURY
‼️‼️‼️ #MenzioneSpeciale‼️‼️‼️‼️: Fayrouz, days of glory di Fouad Zaari
Vorremo fare una menzione speciale a Fayrouz; days of glory per il regalo che ci fanno i registi di farci conoscere la protagonista e la sua energia.
In ex-aequo vogliamo fare una menzione speciale, dita «#MenzioneCortoVirale a Black Code di Louis Henderson, per il suo impegno politico e la sua originalità nella forma e nelle tecniche usate.