Napoli. Al Santobono sovraffollamento ed aria condizionata in tilt per il caldo. Proteste dei genitori

6 agosto 2017 | 16:35
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Napoli. Al Santobono sovraffollamento ed aria condizionata in tilt per il caldo. Proteste dei genitori

Napoli. Aria condizionata a intermittenza e affollamento. Giornata di passione nella terapia intensiva neonatale dell’ospedale Santobono di Napoli, dove i genitori di alcuni neonati ricoverati denunciano una situazione molto difficile. Uno di loro, Vittorio Di Cunzolo, ha inviato un appello a Franco Alfieri, capostaff del governatore della Campania Vincenzo De Luca. L’uomo risiede con la […]

Napoli. Aria condizionata a intermittenza e affollamento. Giornata di passione nella terapia intensiva neonatale dell’ospedale Santobono di Napoli, dove i genitori di alcuni neonati ricoverati denunciano una situazione molto difficile. Uno di loro, Vittorio Di Cunzolo, ha inviato un appello a Franco Alfieri, capostaff del governatore della Campania Vincenzo De Luca. L’uomo risiede con la moglie a Olevano sul Tusciano. La lettera aperta è stata poi diffusa anche dall’agenzia Ansa: «Gentile avvocato Alfieri, sono Vittorio Di Cunzolo, giovane papà che da quattro mesi sosta al Santobono Pausillipon, famoso ospedale pediatrico di Napoli, per un’atresia esofagea del terzo tipo riscontrata al proprio piccolo. In questi mesi la situazione dell’ospedale è stata più volte in una fase drammatica. Ora il reparto è sovraffollato e in maniera particolare non si rispettano i criteri di distanza previsti dalla legge tra una culla e l’altra con il rischio che vi siano ulteriori batteri e germi ospedalieri che, nella fattispecie di mio figlio, ritarderebbero ulteriormente il piccolo intervento che deve subire. Ma ciò non basta perché si è aggiunto il guasto all’aria condizionata centralizzata che da giorni non genera in maniera adeguata la temperatura prevista del reparto aumentando ulteriormente il rischio di trasmissione di batteri e germi. Diverse segnalazioni sono state effettuate al primario e alla direzione sanitaria, ma senza esito. Richiedo pertanto un urgente intervento per una situazione di emergenza che riguarda un tassello importante della sanità campana». Sovraffollamento e condizioni difficili vengono denunciate anche da un altro genitore, Pasquale Durante: «Mio figlio è qui dal 26 gennaio e ha dovuto subire un intervento. Attualmente risulta affetto dal batterio della klebisella che alla nascita non aveva. Come genitori siamo molto preoccupati dalle condizioni di sovraffollamento che verifichiamo e dal malfunzionamento dell’aria condizionata. Dobbiamo riconoscere il grande sforzo di medici e infermieri, ma siamo preoccupati per le condizioni generali del reparto». Annamaria Minicucci, direttore sanitario, spiega però che «non vi sono né rischi per i piccoli ricoverati né emergenze particolari». Ammette la presenza di un leggero sovraffollamento «ma si limita a un paio di neonati ricoverati in più. Tuttavia — precisa — gli standard di sicurezza sono assolutamente rispettati, non vi è alcun tipo di infezione in atto né rischi di tal genere perché altrimenti avremmo già chiuso il reparto. Riguardo al problema aria condizionata, l’eccezionale ondata di calore di questi giorni ha ridotto per alcune ore l’efficacia dell’impianto di condizionamento di alcuni ambienti dell’ospedale nella giornata di ieri. Si è verificato, infatti, un temporaneo calo di efficienza di due macchine frigorifere. Tale riduzione di efficienza ha creato solo alcuni disagi, ma nessun rischio sanitario. Attualmente la situazione si è regolarizzata, facendo registrare negli ambienti interni 25 di temperatura e 55% di umidità». (Corriere del Mezzogiorno)