Napoli. Circumvesuviana, arriva il primo treno revisionato. La consegna all’Eav è avvenuta con 20 mesi di ritardo
Il primo treno è arrivato. Revisionato. Ne mancano altri 36, mandati in officina per essere rimessi a nuovo. Tempi di consegna: “entro il 2018”. Insomma, un altro anno per avere la flotta completa sulle linee della Circumvesuviana: in totale 95 treni in grado cosi da ridurre del tutto i tempi di attesa. Passando dagli attuali […]
Il primo treno è arrivato. Revisionato. Ne mancano altri 36, mandati in officina per essere rimessi a nuovo. Tempi di consegna: “entro il 2018”. Insomma, un altro anno per avere la flotta completa sulle linee della Circumvesuviana: in totale 95 treni in grado cosi da ridurre del tutto i tempi di attesa. Passando dagli attuali quattro minuti medi di ritardo a uno-due minuti circa. “I problemi non mancano, ma è una buona giornata” si legge sulla pagina Facebook dell’Eav. Per poi aggiungere: fa niente il ritardo. Già perché la commessa dei 37 treni da “revampizzare”, come si dice in linguaggio tecnico, ha subito uno slittamento di circa venti mesi. “La consegna era prevista inizialmente per il 2016”, scrive la stessa holding regionale. Un passo indietro per ricostruire la vicenda. A gennaio 2015, giunta regionale di centrodestra, furono firmati i primi contratti: 25 Etr, questa la tipologia dei treni, mandati a Firema e 12 alla Euromaint. Costo: quasi 1,5 milione a treno. “È previsto che entro fine 2015, e poi a seguire nel 2016, vengano consegnati i 37 Etr revampizzati”, scriveva il direttore operativo Arturo Borrelli il 29 luglio 2015. Ma il primo stop arriva dal ministero che impone per la sicurezza “una modifica radicale al sistema di chiusura delle porte”. Si firma così un atto aggiuntivo al contratto di gennaio 2015 con le aziende fornitrici. Il costo totale delle commesse sarà di 69 milioni di euro. E la consegna del primo treno viene fissata a “marzo 2017”. Peccato che il primo treno sia arrivato solo pochi giorni fa: agosto 2017, quindi più di quattro mesi dopo la scadenza di marzo 2017. «Anche i fornitori aggiudicatari della gara – ammette Eav – hanno prodotto dei ritardi, in parte non giustificabili e per i quali Eav applicherà le penali previste». C’è da considerare che il primo Etr trasferito a pezzi deve essere ancora assemblato. Per cui – spiega l’Eav – «entrerà in esercizio solo entro ottobre». Quando man mano dovrebbero essere consegnati gli altri treni. Se si fosse avverato il primo cronoprogramma, al netto quindi degli accorgimenti imposti dal ministero, la Circumvesuviana navigherebbe ora già a pieno regime. Invece da gennaio a maggio 2017 l’Eav ha potuto contare su una media di 76 Etr, a fronte degli 85 dello stesso periodo del 2016 e dei 97 del 2015. Non a caso il 2016 è stato un anno duro per i viaggiatori: da gennaio a giugno 2.483 treni cancellati. Pensare che nello stesso periodo del 2015 le corse saltate sono state 366, otto volte in meno. Nel 2017 si è recuperato di molto il gap con 515 treni cancellati. Di fatto c’è da dire che allo slittamento della consegna dei treni revampizzati si è aggiunto in questi anni anche il problema dei Metrostar: 26 treni acquistati nel 2009 che hanno presentato subito una serie di difetti tali da avere bisogno di manutenzione. Per ripararli l’amministratore dell’Eav Umberto De Gregorio ha firmato una transazione con l’impresa costruttrice, l’Ansaldo, giudicata “anomala” dall’autorità anticorruzione. (la Repubblica)