Napoli. Piazza del Plebiscito e via Toledo: nelle aree pedonali entra chiunque. Prefettura promette protezioni fisiche
Napoli. A 1.600 chilometri da Barcellona, alle 16 di ieri, il varco di ingresso di piazza del Plebiscito è sostanzialmente sguarnito. La catena è aperta. Nella adiacente piazza Trieste e Trento ci sono due agenti a piedi con la pettorina nera. Il tratto è aperto al traffico, a quell’ora poco intenso. A pochi metri c’è […]
Napoli. A 1.600 chilometri da Barcellona, alle 16 di ieri, il varco di ingresso di piazza del Plebiscito è sostanzialmente sguarnito. La catena è aperta. Nella adiacente piazza Trieste e Trento ci sono due agenti a piedi con la pettorina nera. Il tratto è aperto al traffico, a quell’ora poco intenso. A pochi metri c’è l’ingresso a via Toledo, l’isola pedonale dello shopping, gremita di turisti e di clienti a caccia di saldi in decine di negozi di abbigliamento. Un’auto dei carabinieri è ferma a mo’ di barriera. Poi però si allontana e per alcuni minuti il varco è libero. Arrivano altre macchine delle forze dell’ordine. I presidi di poliziotti, carabinieri e finanzieri non mancano: ma appaiono quelli di un normale sabato di agosto per controllare il consueto, intenso flusso di napoletani e vacanzieri. Una macchina dei carabinieri fa da schermo per il varco che guarda su piazza Carità. La situazione non cambia molto sul lungomare di via Caracciolo, l’isola pedonale più grande, piena zeppa di vacanzieri. Le auto di carabinieri e polizia passano ogni dodici minuti. Una camionetta dell’esercito fa bella mostra di sé in piazza Vittoria. Per ora si vede poco delle annunciate misure di sicurezza decise venerdì in Prefettura in un summit con i rappresentanti delle forze dell’ordine e del Comune dopo l’attentato terroristico di Barcellona. Le ronde si sono intensificate, sono entrati in campo i reparti speciali, ma in via Toledo, la strada con il più alto numero di pedoni, non c’è traccia per ora delle annunciate barriere, pilastri mobili e dissuasori per impedire l’assalto di automezzi e furgoni. “Le protezioni fisiche ci saranno” fanno sapere fonti di prefettura, che lancia segnali di impegno. “La massima attenzione già caratterizzava da tempo l’attività – spiega all’Ansa il vice prefetto vicario, Demetrio Martino – Con la riunione di venerdì del Comitato per l’ordine e la sicurezza, al quale ha partecipato anche il rappresentante militare che coordina ‘Strade Sicure’, abbiamo avviato un ulteriore monitoraggio della situazione in relazione sia agli eventi in programma nelle prossime settimane, in ogni caso già studiati, sia per una più accurata analisi di dettaglio”. (Il Fatto Quotidiano)