Napoli. Scampia, don Manganiello denuncia: «Per mille euro i miei ragazzi senza campetto»
Napoli. «Comune e Municipalità litigano su chi debba pagare mille euro ai Vigili del Fuoco e mille ragazzi di Scampia restano senza il campo di calcio». Sono parole colme di amarezza quelle di don Aniello Manganiello, il sacerdote che ha fondato l’associazione sportiva dilettantistica Don Guanella, alla quale fanno riferimento 12 squadre di calcio. Tutte […]
Napoli. «Comune e Municipalità litigano su chi debba pagare mille euro ai Vigili del Fuoco e mille ragazzi di Scampia restano senza il campo di calcio». Sono parole colme di amarezza quelle di don Aniello Manganiello, il sacerdote che ha fondato l’associazione sportiva dilettantistica Don Guanella, alla quale fanno riferimento 12 squadre di calcio. Tutte utilizzano l’impianto in via Hugo Pratt intitolato ad Antonio Landieri, ragazzo disabile, vittima innocente di camorra. È di proprietà comunale ed è gestito dalla Municipalità. Rappresenta un riferimento anche per i giovani di Arci Scampia e Gioventù Partenope. «Mesi fa – racconta Manganiello – Ecopneus, una società che si occupa in convenzione con il Comune della raccolta e del corretto smaltimento degli pneumatici, ha realizzato a sue spese un fondo in erba sintetica al posto della terra battuta. Ora, affinché la struttura riapra, occorre che vengano i pompieri, verifichino che tutto è in regola e scrivano una relazione». La pratica costa un migliaio di euro. «Palazzo San Giacomo – sottolinea il sacerdote – sostiene che sia la Municipalità a dover pagare. Quest’ultima rilancia la palla al Comune. La mia associazione aveva proposto di anticipare i soldi, ma il Comune non ha voluto, perché sostiene che non è previsto». Risultato: il campo resta chiuso. «Eppure – si rammarica il sacerdote – è alla tesoreria comunale che l’associazione Don Guanella versa ogni mese mille euro per l’affitto del campo. L’amministrazione incassa l’affitto da noi e dalle altre due associazioni, ha avuto un regalo da Ecopneus, che ha speso 500.000 euro per migliorare il campo di calcio, ma poi quando si tratta di sborsare 1.000 euro se ne lava le mani». Conclude: «Il 3 settembre la squadra di Promozione dovrà disputare la prima partita di Coppa Italia e non ha dove giocare. Al campo Vallefuoco di Mugnano mi hanno chiesto 200 euro solo per una partita. Certo non possiamo spendere tanto per ogni incontro». Urge una soluzione celere da parte dell’amministrazione comunale per restituire ai ragazzi di Scampia il loro campo. (Corriere del Mezzogiorno)