“Omicidi all’acqua pazza”, un noir dedicato alla Costa d’Amalfi
“Omicidi all’acqua pazza”, un gastrothriller ispirato alla Locanda sul Fiordo è il libro del giornalista romano Umberto Cutolo, che ambienta le proprie vicende proprio a Furore. Il libro edito da Edizioni Clichy è stato presentato a maggio nel paese del Fiordo e a giugno nella famosa libreria capitolina de Il Libraccio. L’opera, liberamente ispirata alla […]
“Omicidi all’acqua pazza”, un gastrothriller ispirato alla Locanda sul Fiordo è il libro del giornalista romano Umberto Cutolo, che ambienta le proprie vicende proprio a Furore.
Il libro edito da Edizioni Clichy è stato presentato a maggio nel paese del Fiordo e a giugno nella famosa libreria capitolina de Il Libraccio. L’opera, liberamente ispirata alla Locanda sul Fiodo, è ambientata in un albergo chiamato Hotel Furore e ha tra i protagonisti un cuoco di nome Omero Sgueglia: nel romanzo circolano personaggi pieni d’ironia, tra cui spicca un maresciallo con la passione della cucina raffinata, che inverte le parti con il cuoco.
La gastronomia è un filo conduttore del romanzo, gli ingredienti e la cucina si mescolano con le indagini, abilmente mixati dall’autore che propone qualcosa di originale nel genere letterario che recentemente è molto in voga, ovvero legare narrazioni giallo, poliziesche o thriller all’enogastronomia in maniera liquida e creativa. La composizione è la prima di una trilogia, ideata dall’autore.
Umberto Cutolo, nato a Roma nel 1946, ha praticato la professione di giornalista per mezzo secolo, arrivando a dirigere l’Adn Kronos, l’ufficio stampa dei ministeri del Mezzogiorno e dei Trasporti e i mensili dell’ACI, L’Automobile e HP Trasporti. Lettore incallito fin dall’età di quattro anni è passato indifferentemente dalla saggistica alla narrativa. Ha scritto alcuni racconti umoristici e una biografia autorizzata, Eleuterio Arcese, Il romanzo di una vita, Il successo di un’impresa (Giordano Editore) e un saggio storico-politico, Quando nacque l’Italia dei trasporti (Marsilio Editori). Ha vinto il Premio letterario Coppedé – Premio speciale del II Municipio di Roma.