Pertosa. Armati di spranghe rapinano tutti i soldi dei pensionati nell’ufficio postale: bottino da 39.000mila euro
Pertosa. Ha fruttato un bottino di 39.000 euro la rapina messa a segno nell’ufficio postale. Due persone a volto coperto sono entrate in azione pochi istanti dopo l’apertura dell’ufficio che, nonostante l’ora, era già pieno di persone, in particolar modo pensionati in attesa di poter riscuotere la pensione. I rapinatori avevano studiato il colpo nei […]
Pertosa. Ha fruttato un bottino di 39.000 euro la rapina messa a segno nell’ufficio postale. Due persone a volto coperto sono entrate in azione pochi istanti dopo l’apertura dell’ufficio che, nonostante l’ora, era già pieno di persone, in particolar modo pensionati in attesa di poter riscuotere la pensione. I rapinatori avevano studiato il colpo nei minimi dettagli, hanno atteso l’arrivo del furgone portavalori che ha consegnato all’impiegato dell’ufficio il denaro contante necessario per pagare le pensioni, dopodiché armati di spranghe hanno sfondato il vetro della porta antipanico e sono entrati nell’ufficio. L’unico impiegato in servizio in quel momento, alla vista dei rapinatori si è allontanato dallo sportello e i due malviventi, col volto coperto da un passamontagna, non hanno avuto difficoltà ad appropriarsi del denaro contenuto nella cassa per poi darsi alla fuga a bordo di una vespa di colore marrone e priva di targa. Dopo pochi minuti è scattato l’allarme e sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Auletta, competente anche sul territorio comunale di Pertosa ed i militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Sala Consilina. Sono stati attivati dei posti di blocco lungo le possibili vie di fuga che partono da Pertosa, ma la caccia ai due rapinatori non ha dato fino alla serata di ieri risultati positivi. Nessuna traccia nemmeno della vespa utilizzata per la fuga. Non si esclude che possa essere stata caricata a bordo di un furgone, utilizzato poi dai rapinatori per far perdere le proprie tracce. A rendere più difficoltose le indagini è anche l’assenza di telecamere di videosorveglianza nei pressi dell’ufficio postale. I carabinieri hanno effettuato una serie di rilievi all’interno dell’ufficio con la speranza di trovare delle impronte digitali che, se già presenti nel database delle forze dell’ordine, potrebbero dare un nome ed un volto ai rapinatori. Le modalità con le quali è stata messa a segno la rapina sono le stesse di quella compiuta ad aprile 2015 nell’ufficio postale di Casalbuono. Anche in quella circostanza i rapinatori a volto coperto entrarono nell’ufficio dopo aver sfondato a sprangate il vetro della porta antipanico per poi, dopo aver preso il denaro, allontanarsi a bordo di uno scooter. Non si esclude quindi che possano essere state le stesse persone a compiere la rapina a Pertosa. Negli ultimi 10 anni tre le rapine messe a segno negli uffici postale del Vallo di Diano. Nel 2008 toccò ad un altro piccolo ufficio, quello di Monte San Giacomo. In quella circostanza i tre rapinatori furono arrestati dopo poche ore dai carabinieri di Sala Consilina allora comandata dal maggiore Costa. (La Città)