Roghi in Costiera. Proposta-provocazione dell’imprenditore amalfitano Aceto: «Mettiamo una taglia su questi piromani»

18 agosto 2017 | 22:48
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Roghi in Costiera. Proposta-provocazione dell’imprenditore amalfitano Aceto: «Mettiamo una taglia su questi piromani»

Un imprenditore della Costiera Amalfitana lancia la sfida contro i piromani, veri protagonisti in negativo dell’estate. Una proposta per lottare concretamente contro gli incendi che stanno distruggendo la Divina. Lui è Salvatore Aceto, imprenditore di Amalfi che col suo Lemon Experience ha rilanciato in Costa d’Amalfi l’attenzione dei turisti per un’antica tradizione agricola. Proprio per […]

Un imprenditore della Costiera Amalfitana lancia la sfida contro i piromani, veri protagonisti in negativo dell’estate. Una proposta per lottare concretamente contro gli incendi che stanno distruggendo la Divina. Lui è Salvatore Aceto, imprenditore di Amalfi che col suo Lemon Experience ha rilanciato in Costa d’Amalfi l’attenzione dei turisti per un’antica tradizione agricola. Proprio per il suo viscerale legame con il territorio che Aceto ha lanciato la proposta, anche un po’ provocatoria, di istituire una sorta di “taglia” per individuare i piromani responsabili delle distruzioni di queste settimane. Si tratterebbe di un fondo privato da destinare alle ricompense di chi collaborerà per individuare i criminali che hanno messo a ferro e fuoco la Costiera Amalfitana. «Credo sia venuta l’ora di fare qualcosa di serio e concreto – sottolinea Aceto – una taglia su chi appicca il fuoco e causa questo disastro». Sarebbe un modo per unire le forze dei privati, degli imprenditori, degli amanti della propria terra e delle istituzioni. Aceto ha suggerito anche come poter creare il fondo dal quale attingere i soldi per la taglia sui piromani: «Raccogliendo soldi per metterli a disposizione sotto forma di ricompensa di chi individua i responsabili e li consegna alla giustizia. Io ci sto e sono pronto a fare la mia parte, nel mio piccolo». Ovviamente la proposta ha suscitato grande curiosità e diviso l’opinione pubblica. La maggioranza sarebbe disposta a tirar fuori anche soldi di tasca propria pur di riuscire ad individuare i piromani. D’altro canto c’è chi ha sottolineato che questa iniziativa non risolverebbe del tutto il problema. La proposta dell’imprenditore della Costiera Amalfitana punta ad unire i tanti che soffrono per questa immotivata distruzione. La convinzione dei più, infatti, è che dietro ai tanti incendi che stanno devastando la Divina ci sia la mano di alcuni criminali. Bisognerà vedere nelle prossime settimane se l’appello per il crowdfunding del fuoco da provocazione potrà diventare realtà: «Iniziamo a raccogliere fondi sotto l’egida di una organizzazione Onlus di gradimento a tutti e di comprovata onestà». Purtroppo alla Divina nelle ultime settimane sono state inferte tante, troppe dolorose ferite ed è necessario che qualcosa di concreto si muova, perché questo territorio non può continuare ad essere martoriato senza che i responsabili di questo scempio siano identificati. (La Città)