Salernitana. Rosina ora rischia il posto. Il capitano in ombra e nel mirino della critica
Anno nuovo, vita vecchia. La Salernitana che è pronta a dare il massimo nel prossimo campionato di serie B, archiviata l’eliminazione ai rigori dalla Coppa Italia con il Carpi, deve fare i conti con un primo caso. Perché il momento di Alessandro Rosina non è certo esaltante. Il capitano granata è atteso alla stagione del […]
Anno nuovo, vita vecchia. La Salernitana che è pronta a dare il massimo nel prossimo campionato di serie B, archiviata l’eliminazione ai rigori dalla Coppa Italia con il Carpi, deve fare i conti con un primo caso. Perché il momento di Alessandro Rosina non è certo esaltante. Il capitano granata è atteso alla stagione del riscatto: il colpo grosso dello scorso mercato estivo non ha certo dato vita a prestazioni all’altezza del suo sontuoso curriculum nella sua prima annata e anche l’antipasto del nuovo corso non è stato certo all’insegna dei sorrisi. Già contro l’Alessandria, nel debutto all’Arechi, l’ex Torino è stato beccato dal pubblico, salvo ricevere poi gli applausi dei supporters in occasione dell’azione che ha portato al gol vittoria di Sprocati. Diverse, invece, le reazioni del post-Cabassi: l’errore dal dischetto nella lotteria finale dei rigori ha fatto storcere il naso a più di qualcuno che non ha lesinato critiche al fantasista sui social, invitandolo a rivedere (soprattutto dal punto di vista economico) le sue “condizioni” alla Salernitana. Il punto critico di un tira e molla cominciato già poco dopo il termine dell’ultimo campionato. Il co-patron Marco Mezzaroma, senza tanti giri di parole, gli ha fatto intendere che il suo ingaggio dovrebbe essere rivisto al ribasso. Messaggi rispediti al mittente da Rosina che, nel corso del ritiro di Roccaporena, ha scacciato tutte le critiche. «Non è vero che il mio campionato è stato negativo, ma adesso voglio fare ancora meglio», le parole del capitano, insignito di nuovo della responsabilità della fascia anche per questa stagione, nonostante gli “assalti” di altri compagni come Tuia e Bernardini. A “mediare” fra le parti ci sta pensando Alberto Bollini. Il trainer di Poggio Rusco ha ribadito la sua fiducia nei confronti del calciatore, catechizzandolo fin dall’inizio della preparazione estiva. Sempre provato fra i “titolarissimi”, Rosina è stato schierato quasi in ogni occasione da esterno a destra nel tridente d’attacco: ruolo che permette di esaltare al massimo le sue caratteristiche. Ma le prime chance non sono state sfruttate: in troppe occasioni pronto ad accentrarsi e non farsi trovare libero sulla fascia, poco disposto al dialogo con i compagni, le prove offerte dal capitano della Salernitana sono sembrate il remake delle prestazioni della scorsa stagione. Un rendimento che ha aperto alcuni interrogativi anche nella mente degli “stati generali” granata ed in particolare dello staff tecnico. Non sembra un caso, infatti, che Bollini abbia spinto affinché – dopo il grave infortunio patito da Orlando – arrivassero immediatamente due esterni d’attacco a rinforzare la sua rosa. Così come non sembra casuale l’esperimento Zito, spostato nel tridente offensivo dopo esser stato provato per tutta l’estate in altri ruoli. Di tempo per riscattarsi ce n’è tantissimo. Rosina, dall’alto della sua esperienza, sa che adesso dovrà lottare per il posto da titolare. Toccherà a lui, adesso, dimostrare di essere l’elemento cardine della nuova Salernitana, l’uomo in più in grado di esaltare la Salernitana. Basterà poco per trovare il riscatto e far accendere un pubblico che, dopo le critiche di quest’inizio di stagione, muore dalla voglia di tributargli tanti applausi. (La Città)