Salerno. Al Ruggi medici in ferie e lavori, chiude Chirurgia generale. Reparto e ambulatori riapriranno il 21 agosto
Salerno. Chirurgia generale al Ruggi ha chiuso i battenti e i medici del reparto sono andati tutti in ferie. Disposta la chiusura anche degli ambulatori per prenotazioni e visite esterne, dal 7 al 21 agosto. Alcune sigle sindacali, non tutte, sono critiche nei confronti della scelta adottata dall’Azienda ospedaliera universitaria, che ad agosto ha preferito […]
Salerno. Chirurgia generale al Ruggi ha chiuso i battenti e i medici del reparto sono andati tutti in ferie. Disposta la chiusura anche degli ambulatori per prenotazioni e visite esterne, dal 7 al 21 agosto. Alcune sigle sindacali, non tutte, sono critiche nei confronti della scelta adottata dall’Azienda ospedaliera universitaria, che ad agosto ha preferito sospendere il servizio di Chirurgia generale (15 posti tra day hospital e reparto) in quanto si tratta di un reparto di elezione, cioè di un’unità in cui l’assistenza sanitaria si effettua tramite prenotazione di interventi chirurgici programmati. Insomma, vista la carenza di interventi nel periodo estivo, il reparto ora è a riposo anche perché ad agosto le prenotazioni di interventi chirurgici scarseggiano. Margaret Cittadino (Cgil) non ci sta e riflette su come sia, invece, indispensabile tenere il reparto attivo ad agosto oltre a potersi servire del personale medico inutilizzato dirottandolo altrove, in settori dove ogni estate si va invece in affanno. «Il reparto non dovrebbe essere chiuso, si effettuano anche interventi per chi ha patologie tumorali e, in tal caso, chi deve essere operato con una certa urgenza potrebbe aver bisogno che il reparto funzioni normalmente» spiega la sindacalista. Non solo, Cittadino aggiunge altro: «Gli ammalati che afferiscono alla Chirurgia generale potrebbero essere dirottati all’altra Chirurgia, quella d’urgenza, che di conseguenza andrebbe in affanno. Inoltre alla Chirurgia generale è collegata anche la Breast unit per le neoplasie al seno e così ci sarebbe un rallentamento generale». Solo il personale non medico è stato ricollocato altrove, mentre i medici sono tutti in ferie e su questo punto la rappresentante della Cgil storce il naso. Di parere diverso la Fials, rappresentata da Franco Leo: «Tramite accordi sindacali con l’Azienda siamo riusciti a far chiudere un numero di posti letto inferiore, per l’esattezza della metà, rispetto allo scorso anno. Ad esempio per questa estate non sono stati tolti i venti posti a Medicina e Cardiologia e i quindici di Ortopedia, cioè i reparti legati all’emergenza. Tagli di posti letto che ci furono lo scorso anno». E poi a suo avviso «la chiusura di Chirurgia generale non rappresenta un grosso problema, anche perché con la riduzione dell’utilizzo delle sale operatorie, visto che la Chirurgia generale effettua interventi su prenotazione, non era davvero necessario che rimanesse attiva». Stesso discorso per gli ambulatori: Cittadino dissente mentre per Leo «gli ambulatori vengono chiusi ogni anno, ma solo per le prenotazioni e le visite esterne, mentre per le medicazioni e i controlli dei degenti operati non ci sono problemi». Le motivazioni che sono alla base della scelta aziendale di chiudere il reparto le ha fornite il direttore generale Nicola Cantone. «La Chirurgia generale è chiusa per lavori di manutenzione straordinaria per effettuare lavori ai servizi igienici. Sia il primario sia la caposala ne hanno segnalato l’esigenza per tutto l’inverno. Funzionava un solo bagno per uomini e donne. E comunque il personale non medico è stato ricollocato altrove». Mentre per gli ambulatori chiusi, il dg sottolinea che «è un servizio in più del Ruggi, visto che è una sfera di competenza legata all’Asl. Dovevamo consentire – conclude – di smaltire le ferie». (La Città)