Salerno Viadotto Gatto a Rischio indagano i carabinieri

3 agosto 2017 | 10:17
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Salerno Viadotto Gatto a Rischio indagano i carabinieri

Il viadotto Gatto e le mancate verifiche strutturali che lo riguardano sono finite nel mirino della Procura della Repubblica di Salerno. Ieri mattina, infatti, i Carabinieri si sono recati al Comune di Salerno per acquisire tutti gli atti riguardanti la strada sopraelevata, derivati dalle varie riunioni della commissione trasparenza che se n’è occupata per mesi […]

Il viadotto Gatto e le mancate verifiche strutturali che lo riguardano sono finite nel mirino della Procura della Repubblica di Salerno. Ieri mattina, infatti, i Carabinieri si sono recati al Comune di Salerno per acquisire tutti gli atti riguardanti la strada sopraelevata, derivati dalle varie riunioni della commissione trasparenza che se n’è occupata per mesi con l’obiettivo di ricostruire minuziosamente tutto ciò che potesse essere utile a chiarire se l’infrastruttura fosse sicura o meno. L’attività della magistratura è stata scatenata da una denuncia del Codacons che oltre a presentare un esposto alla Procura aveva anche chiesto alla prefettura di disporne l’immediata chiusura a scopo precauzionale per preservare la pubblica incolumità. Appello che è caduto nel vuoto ma ha sortito un effetto forse ancor più importante con l’avvio dell’indagine. «Abbiamo ritenuto di dover allertare la magistratura spiega il presidente del Codacons, l’avvocato Matteo Marchetti – perché ci siamo preoccupati per la pubblica incolumità. Nonostante tutto ciò che è emerso attraverso la commissione trasparenza e la stampa locale, la situazione non è mutata né accenna margini di miglioramento; ed infatti il viadotto Gatto è stato interessato solo da lavori di ordinaria amministrazione, come il rifacimento del manto stradale. È necessario prendere la cosa con la dovuta serietà». Nella denuncia il Codacons ricorda: «Stando alle ultime dichiarazioni del capo del settore lavori pubblici del Comune di Salerno, l’ingegner Micillo, una verifica strutturale del viadotto Gatto non sarebbe mai stata fatta e, sebbene il Comune non ne abbia i mezzi, il capo del settore lavori pubblici del Comune di Salerno la definisce urgente e necessaria. In quarant’anni di esistenza non sarebbe mai stato sottoposto ad una reale verifica strutturale, essendo stati nel 2005 affidati all’impresa Ires lavori di questo genere che però non furono mai conclusi e riguardarono solo la parte iniziale del viadotto, quello preesistente». Nell’esposto c’è anche cenno del fatto che la Sam, concessionaria del tratto autostradale Salerno-Vietri, avrebbe denunciato lesioni al viadotto Olivieri per le vibrazioni causate dal traforo di Porta Ovest per cui sembra intenzionata a far causa alla Tecnis e all’Autorità Portuale, «circostanza si legge ancora nella denuncia- che in uno agli ultimi crolli del viadotto di via Risorgimento pone un serio problema di tenuta della sicurezza dell’intera zona in caso di dragaggio della roccia nelle acque antistanti». Di qui la richiesta di effettuare «un’attenta valutazione dei fatti narrati al fine di accertare se gli stessi costituiscano fattispecie di reato». Tutti gli atti sono dunque in mano agli inquirenti cui toccherà chiarire se ci sia negligenza da parte del soggetto deputato a svolgere monitoraggi e manutenzioni straordinarie a carico di una strada da sempre interessata da grandi moli di traffico, soprattutto nel periodo estivo. Ora, secondo quanto emerso pochi giorni fa nel corso dell’ultima riunione della commissione trasparenza, sembra che il Comune abbia provveduto ad appaltare a un professionista del settore un monitoraggio dell’infrastruttura. In aggiunta a questo, nelle prossime ore i tir non potranno più transitare sul viadotto. A strettissimo giro dovrebbe anche essere licenziato il dispositivo di traffico ufficiale. «Stiamo valutando anche la possibilità di richiedere in via ufficiale che i tir non stazionino più nei pressi della rotatoria che si trova al termine del viadotto Gatto rivela il presidente della commissione trasparenza, Antonio Cammarota -. È una battaglia complessa che attiene anche alla delocalizzazione del porto. Più in generale accogliamo con soddisfazione quanto avviato dalla Procura». Carmen Incisivo fonte il mattino