Scuola, 58.000 nuove assunzioni, 51.000 prof per coprire turnover e cattedre scoperte. A ottobre concorso per i presidi
Un mese fa aveva detto: «Vogliamo un inizio d’anno ordinato, con ognuno al proprio posto, è un impegno che ci prendiamo con gli studenti, le loro famiglie e tutto il mondo della scuola». E a una settimana da Ferragosto ecco il via libera definitivo dal Consiglio dei ministri a più di 58.000 assunzioni, di cui […]
Un mese fa aveva detto: «Vogliamo un inizio d’anno ordinato, con ognuno al proprio posto, è un impegno che ci prendiamo con gli studenti, le loro famiglie e tutto il mondo della scuola». E a una settimana da Ferragosto ecco il via libera definitivo dal Consiglio dei ministri a più di 58.000 assunzioni, di cui 51.773 solo prof. Il resto sono 6.260 Ata (personale amministrativo e bidelli), 259 presidi e 56 educatori. È una sfida contro il tempo quella della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. Una corsa per arrivare al primo settembre 2017 con tutte le caselle al proprio posto e far partire il primo giorno di lezione senza (troppi) disagi. L’obiettivo è evitare il caos dello scorso anno (ma anche di quelli precedenti) con decine di cattedre scoperte, insegnanti con la valigia spostati da una scuola (e da una città) all’altra, studenti con anche quattro supplenti in quattro mesi per la stessa materia. E tutti arrabbiati. Quasi 52.000 prof diventano di ruolo entro Ferragosto con incarichi assegnati a partire dal 16 agosto. Molti di loro hanno già firmato la lettera di assunzione e conoscono il nome della loro nuova scuola. Nonostante la chiusura degli istituti, la fine degli esami e il mese di agosto, gli uffici scolastici regionali non hanno mai smesso di lavorare. I nuovi 51.773 prof andranno a coprire sia il turnover sia le cattedre scoperte: 38.380 saranno per i posti comuni, gli altri 13.393 per il sostegno. Una metà sarà scelta nelle graduatorie ad esaurimento (Gae), l’altra arriverà dalle liste del concorso del 2016. Nel caso in cui le Gae di una determinata materia siano esaurite, le assunzioni saranno tutte dal concorso. Ma questo non significa che in classe non avremo più supplenti. Ci sono alcune materie, matematica in particolare, in cui i prof a disposizione sono molti meno di quelli che servirebbero, nelle scuole del Nord soprattutto, perciò i presidi saranno costretti a chiamare ancora supplenti per posti annuali. Ma secondo i calcoli del Miur quest’anno scolastico dovrebbero essercene almeno 15.000 in meno e dovrebbero essere nominati entro l’inizio delle lezioni, previsto in tutta Italia intorno alla metà di settembre. Ma la corsa contro il tempo della ministra e del Miur prevede anche che entro il 31 agosto siano definite tutte le assegnazioni provvisorie delle cattedre per quei docenti che per necessità personali hanno chiesto un avvicinamento temporaneo (massimo di un anno) alla propria residenza. Lo scorso anno furono in 250.000 tra prof e maestri a cambiare cattedra, a scapito di uno studente su tre, e la «giostra» andò avanti fino a Natale. Ma lo scorso giugno Miur e sindacati hanno firmato un’intesa per regolare «con un maggiore rigore» le assegnazioni provvisorie e limitarle «ai soli casi previsti dalla legge per tutelare la continuità didattica». «Ogni abuso sarà punito», ha promesso Fedeli. Nelle assunzioni stavolta ci sono anche i presidi: ne arriveranno 259 per limitare il problema delle reggenze, con uno stesso preside a guidare più scuole. E il Cdm ha dato il via anche all’atteso concorso che sarà in ottobre: entro fine agosto il bando per duemila posti. Arriverà in settimana invece alle scuole la circolare sui vaccini. Dopo l’approvazione definitiva della legge sull’obbligo vaccinale, il Miur sta per inviare a tutti gli istituti le indicazioni su come comportarsi al ritorno in classe quando le famiglie dovranno presentare i certificati delle avvenute vaccinazioni. (Corriere della Sera)