Sorrento, Giammarino non esita, cessazione immediata attività di ristorazione sulle scale della Loren a Marina Grande.

26 agosto 2017 | 10:11
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Sorrento, Giammarino non esita, cessazione immediata attività di ristorazione sulle scale della Loren a Marina Grande.
Sorrento, Giammarino non esita, cessazione immediata attività di ristorazione sulle scale della Loren a Marina Grande.
Sorrento, Giammarino non esita, cessazione immediata attività di ristorazione sulle scale della Loren a Marina Grande.
Sorrento, Giammarino non esita, cessazione immediata attività di ristorazione sulle scale della Loren a Marina Grande.
Sorrento, Giammarino non esita, cessazione immediata attività di ristorazione sulle scale della Loren a Marina Grande.
Sorrento, Giammarino non esita, cessazione immediata attività di ristorazione sulle scale della Loren a Marina Grande.

Nonostante il caos che continua a regnare all’Ufficio Commercio ed il contrasto talvolta sospetto, al rispetto delle regole ,il Dirigente facenti funzioni non ha esitato ad applicare le norme. Le quali prevedono la cessazione della attività che secondo  i sopralluoghi e le puntuali relazioni della Polizia Municipale non aveva alcun requisito per operare. Sorrento – […]

Nonostante il caos che continua a regnare all’Ufficio Commercio ed il contrasto talvolta sospetto, al rispetto delle regole ,il Dirigente facenti funzioni non ha esitato ad applicare le norme. Le quali prevedono la cessazione della attività che secondo  i sopralluoghi e le puntuali relazioni della Polizia Municipale non aveva alcun requisito per operare.

Sorrento – Dopo il verbale della Polizia Municipale, relativo al sopralluogo di sabato scorso (19/08/2017), avvenuto presso l’esercizio, situato lungo la scalinata  che da Porta Marina si scende al borgo marinaro di Marina Grande , resa famosa dal film “Pane amore e fantasia” di Dino Risi, il Dirigente facenti funzioni del settore  commercio ,Dott. Antonino Giammarino (che al momento sostituisce Donato Sarno) non ha avuto alcun indugio nell’applicare Leggi e Regolamenti.  Dalla Ordinanza emessa si evince che nel corso dell’ispezione gli uomini del Comandante Marcia avevano accertato, nonostante il titolare avesse  presentato in precedenza una SCIA( Segnalazione Certificata di Inizio Attività), relativa alla somministrazione del tipo “D”, cafetteria, che nell’esercizio si pubblicizzava  e somministrava  alimenti,  quali : antipasti, pasta, secondi piatti  tipici ed esclusivi dell’attività di tipologia “A” e varie tipologie di bevande alcoliche (birre, vini e cocktail) tipici dellatipologia “B”(Legge 287/91).  Non solo all’atto del sopralluogo (avvenuto intorno alle 19,00) veniva riscontrato che nell’area di suolo pubblico prospicente all’attività commerciale ed alla stessa data in concessione, la presenza di avventori che consumavano  pasti e bevande alcoliche  servite direttamente dal titolare. Pertanto  è stato redatto relativo verbale amministrativo (per violazione  all’art. 64, comma1 del D.lgs n.59/2010 ed art.10 ,commi 1 e 3 della Legge  n. 287/91). In quanto veniva svolta attività  di pubblico esercizio  con somministrazione  di alimenti e bevande alcoliche riconducibile  alle tipologie “A”e B” (ristorante  e bar) in assenza  del preventivo titolo abilitativo e documentazione prevista. Dal Comando della Polizia Municipale è stata chiesta l’adozione delle misure interdittive della cessazione immediata dell’attività  (come previsto dall’art.17, ter e quater del Testo Unico  delle Leggi di Pubblica sicurezza, R.D. n. 773/1931 e ss.mm.ii.). Dal Comune , a differenza di altri precedenti casi, stavolta immediata è arrivata la risposta. Il Dott.Giammarino  nel constatare  la regolarità degli atti , dai quali risultava la provata fondatezza dell’accertamento ( poiché l’attività di somministrazione  di alimenti e bevande alcoliche  riconducibili alla tipologia “A” e “B”come dalla Legge 287/91 non può essere esercitata come segnalato nella SCIA a suo tempo presentata), non ha esitato ad emettere ordinanza di “cessazione immediata dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande alcoliche di tipo “A” e “B”. Facendo inoltre notare  che in caso di inottemperanza  a tale provvedimento, oltre a costituire reato penale,  si procederà alla inibizione  anche dell’attività di somministrazione di bevanda alcoliche.

Bisognerebbe inoltre ricordare che l’attività in questione è praticata in un portone condominiale  ed essendo  alla fine un esercizio di categoria “D” (quindi un pubblico esercizio) come tale deve avere i requisiti di sorvegliabilità. La cui mancanza era stata già in precedenza rilevata e verbalizzata per ben due volte dalla  Polizia Municipale e fatta notare agli Uffici Comunali preposti . Situazione che imporrebbe la immediata chiusura dell’attività (ad horas) come tra l’altro previsto dal Regolamento OSAP  che al momento però, nonostante il puntuale intervento dell’Ufficio Commercio con il Dott. Giammarino, non è avvenuta. Tuttavia  stavolta la concretezza immediata dell’Ufficio Commercio, da più parti è stata ritenuta inusuale, visto l’ operato  ,in tal senso alquanto “ morbido”, tenuto di solito del dirigente Dott.Donato Sarno. Escludendo che il giovane imprenditore possa anch’egli essere spalleggiato dal politico di turno  si attendono ulteriori sviluppi. Sebbene, oltre al pragmatismo del Dott. Giammarino, non si può non criticare sotto tale aspetto l’operato dell’Ufficio Commercio e con esso quello del Dirigente Dott.Sarno. Il quale nonostante l’avvento dell’Albo Pretorio on line si è ostinato,fino a qualche tempo fa,  a non pubblicare le concessioni, le SCIA (comprese quelle per le attività alberghiere), le ordinanze di interdizione all’attività in caso di violazione del regolamento comunale per il commercio e l’occupazione di suolo pubblico. Situazione ultimamente totalmente rivista dal dirigente, anche a causa dell’azione pressante delle Associazioni contro le illegalità presenti sul territorio (con richieste, denunce ed esposti vari), ma che ha evidenziato l’enorme caos che regna all’Ufficio Commercio. Dove tuttora, tanto per fare un esempio, giacciono in modo “inspiegabile”  le centinaia di SCIA per B&B, case vacanza, fittacamere, che al momento operano sul territorio magari senza averne i requisiti.  In attesa che altre non meno famose scalinate e  zone di alto interesse storico culturale della città (come tra l’altro previsto dal Decreto Franceschini) vengano poste sotto attenzione,  oltre alla solerzia dimostrata nel caso specifico dal  Dirigente (facenti funzione) Dott. Giammarino, bisogna ancora una volta elogiare l’operato degli Agenti di  Polizia Municipale.  I quali  tra mille e talvolta “inusuali ed assurde” difficoltà stanno cercando di portare ordine in un comparto dove il rispetto delle regole continua ad essere nettamente contrastato  da operatori disonesti e troppo spesso anche dai cosi detti ”santi in paradiso”. – 26 agosto 2017 – salvatorecaccaviello