Sorrento, tragedia in mare, si faccia chiarezza anche su eventuali responsabilità.
Sebbene siano scontate le cause a che hanno portato alla scomparsa del giovane napoletano nelle acque agitate sorrentine, tra Solara e l’area recentemente interdetta della Pignatella, anche grazie ad una informazione ambigua, tuttora non è ancora chiaro il luogo dove il dramma si è verificato. Sorrento – Stavolta non è bastato il coraggio di Bruno […]
Sebbene siano scontate le cause a che hanno portato alla scomparsa del giovane napoletano nelle acque agitate sorrentine, tra Solara e l’area recentemente interdetta della Pignatella, anche grazie ad una informazione ambigua, tuttora non è ancora chiaro il luogo dove il dramma si è verificato.
Sorrento – Stavolta non è bastato il coraggio di Bruno Cinque e dei suoi figli prima e quello degli uomini della Guardia Costiera dopo, ad evitare che quella che doveva essere, una spensierata giornata da trascorrere al mare si trasformasse in tragedia. Forse l’inesperienza e l’imprudenza di fronte al mare mosso hanno tratto in inganno i due giovani napoletani che come tanti anche oggi ,nonostante le impervie condizioni meteo, si sono riversati lungo i lidi sorrentini. Una disgrazia che definire fatale potrebbe essere troppo riduttivo, poiché visibili erano le condizioni del mare che gli ignari giovani hanno voluto però sfidare. Quello che tuttavia al momento di fronte ad un tale dramma desta molta perplessità e senz’altro disorientamento in molti cittadini è l’ambiguità con la quale molti organi di informazione on line stanno indicando il luogo esatto dove la disgrazia si è verificata. In molti indicano, in modo alquanto vago, il tratto di mare tra la Solara e la Pignatella. A tutti i sorrentini o almeno a coloro che conoscono le nostre coste è noto che in quel tratto il mare si incunea in una insenatura che termina con una piccola spiaggetta. Dove a causa della costa alta potrebbe essere alquanto audace tuffarsi, a maggior ragione con il mare agitato. Tuttavia la presenza della spiaggetta, con il fondale che andava man mano decrescendo poteva in ogni caso rappresentare un punto di riferimento per colui che malauguratamente si fosse trovato a nuotare in quel luogo. Anche se non bisogna mai dimenticare il vecchio detto marinaro che il mare non va mai sfidato ma semmai assecondato. Di fronte ad un dramma come la perdita di una giovane vita bisogna che sia le Forze dell’Ordine intervenute, l’Autorità Giudiziaria ma soprattutto la Stampa diano delle informazioni immediate e concrete. Non si può a distanza di ore rimanere nel vago dando un’informazione approssimativa. Poiché mai come in questo caso un’ informazione chiara, netta e distinta potrebbe avere senz’altro un’importanza fondamentale. Se la disgrazia si è verificata lungo la Solara, un luogo di libero accesso, probabilmente le responsabilità sarebbero da addebitare al giovane che in modo irresponsabile si è avventurato in acque al momento agitate. Ma tuttavia,giacchè luogo anch’esso molto frequentato, sarebbe opportuno che l’area non continuasse a rimanere nello stato attuale di abbandono totale. Situazione totalmente differente potrebbe rivelarsi se il dramma si è consumato nella acque antistanti la Pignatella. Dove, come è noto, di recente l’intera area è stata sopposta a sequestro da parte della Magistratura a seguito dei sopralluoghi effettuati dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia. Infatti proprio la scorsa settimana, a causa del rilevato pericolo di rischio idrogeologico molto elevato, gli uomini del Comandante Guglielmo Cassone, insieme alla Polizia Municipale di Sorrento aveva apposto per l’ennesima volta i sigilli all’intera area che come è noto appartiene al Demanio Marittimo. Nel sequestro sono stati inclusi anche una serie di strutture relative ad un’attività balneare praticata in logo considerata dall’A.G. del tutto illegittima. Non solo ad inizio settimana il Sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo ha emesso un provvedimento che vieta in modo assoluto la balneabilità in tale luogo. Ora se la disgrazia si fosse verificata in tale contesto sarebbe opportuno sapere se l’intera area è tuttora sotto sequestro, se i sigilli ai varchi sono stati per caso manomessi. Se in questi giorni vi è stato, nonostante i sigilli, la frequentazione di bagnanti lungo la scogliera. Chi è al momento il responsabile ed il custode di tale sequestro. Chi era preposto al controllo del provvedimento emanato di recente dal Sindaco. – Quesiti a cui sia le Forze dell’Ordine, le Autorità preposte che la Magistratura, nel caso il tragico episodio si fosse verificato alla Pignatella, dovrebbero dare una risposta concreta ed immediata. Tra Solara e Pignatella nel frattempo sarebbe opportuno che anche la Stampa Locale, soprattutto di fronte a tragici episodi, contribuisse in modo concreto a dare una giusta e talvolta determinate informazione. – 11 agosto 2017 – salvatorecaccaviello