Tasse, rivolta dei sindaci terremotati. Il sindaco di Amatrice: mi avevano garantito l’esenzione totale, ma non è così
«Prima le macerie, che non si è mosso un sasso per mesi. Poi le casette, che non arrivavano mai. Adesso la no-tax area, che se la rimangiano. Ma che pensano che stiamo a giocare? Qui la gente non ce la fa più». Aleandro Petrucci è il sindaco di Arquata e di Pescara del Tronto che […]
«Prima le macerie, che non si è mosso un sasso per mesi. Poi le casette, che non arrivavano mai. Adesso la no-tax area, che se la rimangiano. Ma che pensano che stiamo a giocare? Qui la gente non ce la fa più». Aleandro Petrucci è il sindaco di Arquata e di Pescara del Tronto che — oggi pomeriggio alle 17 — riceverà la visita del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Era un appuntamento già fissato da tempo, ma arriva all’indomani delle polemiche sollevate da Sergio Pirozzi sulla norma relativa all’azzeramento delle tasse per i terremotati. Secondo il sindaco di Amatrice, «una presa in giro». «Spero che sia stato il caldo. O un errore del Mise — spiega Pirozzi — Mi avevano garantito l’esenzione totale di tasse e contributi per quattro anni. Poi avevano detto due. Ma ora ho studiato la norma e non è così. L’esenzione viene spalmata su quattro anni. Per cui già da quest’anno il 61% deve essere pagato. E si arriva al paradosso». Quale? «Se un investitore viene da fuori e apre un’attività non paga. Chi ha perso tutto, sì. Ma questa non è la parola data. Tutti avevano creduto che se riaprivano non pagavano le tasse. Hanno riaperto. E ora arriva la fregatura?». Pirozzi ha chiesto spiegazioni a Palazzo Chigi: «Ho chiamato la segreteria del premier Gentiloni. Mi hanno risposto che quelli che hanno preparato la norma sono tutti in ferie. Ma qui in ferie non ci andiamo, anche perché è a Ferragosto che si fanno le peggiori schifezze». Il sindaco è pronto a rimborsare con i fondi della solidarietà i contributi da versare. «Ma sarebbe una sconfitta per lo Stato. Avevamo suggerito di dare i fondi solo ai Comuni con le zone rosse». Il clima è reso ancor più cupo dall’avvicinarsi della scadenza dell’anniversario del 24 agosto che induce la popolazione a tirare una linea e contare danni (incalcolabili), donazioni arrivate (a pioggia) e risultati raggiunti (pochini). «Noi ringrazieremo Gentiloni perché ci viene a visitare, anche perché è stato preceduto dalle ruspe dell’esercito che casualmente hanno cominciato a rimuovere un po’ di macerie — dice il sindaco di Arquata — ma Pirozzi ha ragione. È ora di dirlo: il terremoto purtroppo ha distrutto tre Comuni: Amatrice, Accumoli e Arquata. Invece, a furia di tirare la giacchetta, ci sono Comuni che hanno solo qualche piccola crepa e che stanno prendendo un sacco di soldi. Per non parlare della pista ciclabile, per fortuna bloccata, che la Regione Marche voleva fare con gli sms solidali. E a noi negano i fondi per i cimiteri». Il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, è più cauto: «Non ho approfondito la norma, ma spero che ci possano essere ripensamenti». Oggi ad Amatrice il sindaco Pirozzi ne parlerà con Ermete Realacci, presidente della Commissione territorio della Camera. «Su alcuni punti Pirozzi ha ragione, in questi giorni ne ho parlato con Gentiloni. Una riflessione ci può essere». (Corriere della Sera)