Tassista napoletano ucciso negli Usa. Giallo sulla morte di Carlo Marigliano, 31 anni

4 agosto 2017 | 18:39
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Tassista napoletano ucciso negli Usa. Giallo sulla morte di Carlo Marigliano, 31 anni

Napoletano, papà tassista, tutti lo salutano come un «ragazzo d’oro» Carlo Marigliano, 31 anni, padre di due bambini di 2 e 8 anni. Era andato negli Stati Uniti in vacanza, per visitare parenti e amici ma con l’obiettivo di trasferirsi poi con la famiglia. E’ stato ucciso venerdì scorso a colpi di arma da fuoco […]

Napoletano, papà tassista, tutti lo salutano come un «ragazzo d’oro» Carlo Marigliano, 31 anni, padre di due bambini di 2 e 8 anni. Era andato negli Stati Uniti in vacanza, per visitare parenti e amici ma con l’obiettivo di trasferirsi poi con la famiglia. E’ stato ucciso venerdì scorso a colpi di arma da fuoco mentre era da solo nella sua auto a Little Rock in Arkansas, l’unica certezza è che si tratta dell’ennesimo omicidio nella cittadina-capitale dove, riportano i media statunitensi, solo la scorsa settimana sono state assassinate cinque persone, 37 le vittime della criminalità dall’inizio dell’anno e 42 l’anno scorso. Il giovane doveva incontrare in seguito la moglie e i figli a Miami, avrebbe intanto deviato dal percorso di viaggio stabilito con gli amici per motivi ancora da chiarire. Deviazione fatale, è stato raggiunto da proiettili mentre era alla guida di una macchina a nolo sulla North Shackleford Road, l’auto ha fermato la sua corsa contro un abitato. I familiari sono da lunedì mattina a Little Rock e sperano che la salma possa rientrare in Italia la prossima settimana, perché possano svolgersi i funerali a Napoli. Hanno anche avviato una raccolta fondi per la copertura delle spese di trasferimento, il papà Ciro Marigliano è anche un blogger con un certo seguito, noto come «GattoNapoletano» per decine di video girati in servizio divertendo i turisti stranieri presi a bordo del suo taxi, così alla famiglia è giunto anche il nutrito cordoglio di tantissimi colleghi della cooperativa Consortaxi. Su un sito di crowdfounding, GoFundMe, invece la cugina americana Doris ha raccolto sino a ieri pomeriggio 2.000 euro. «Vogliamo sapere cosa è successo e perché» ha detto un altro cugino della vittima, Gianni Sulmonte, intervistato dall’emittente televisiva Channel 7 non appena atterrato al Clinton National Airport in Arkansas. «Non sarebbe mai dovuto accadere». I parenti aggiungono di avere la sensazione che la polizia della cittadina con il record di omicidi si senta ora «particolarmente sotto pressione» col fiato del Consolato sul collo, così non trapela alcuna notizia. Al momento non ci sono sospetti identificati e gli investigatori non rilasciano dichiarazioni «per non pregiudicare le indagini, siamo alle fasi iniziali e non possiamo fornire dettagli» ha soltanto detto l’ufficiale Steve Moore ai media Usa. La polizia locale starà vagliando le immagini delle telecamere di strada e sul sito ufficiale non ha pubblicato ancora alcun «wanted» per l’assassinio di Carlo Marigliano. Da un giorno sulla pagina Facebook del «Gatto Napoletano» campeggia un altro appello al soccorso della famiglia: «Vi chiediamo con il cuore di leggere e condividere questo post cari amici, pochi giorni fa un nostro fratello è stato assassinato negli Stati Uniti forse per uno scambio di persona o forse per rapina… L’unica cosa che sappiamo è che Carlo ci ha lasciati e ha lasciato figli, moglie, un padre ed una madre esemplari che continuano a fare enormi sacrifici per la famiglia, vi chiediamo un piccolo aiuto per riportare la salma a Napoli» scrive il gestore della pagina, Angelo Cacace, premettendo che il genitore «non sa ancora nulla di questa iniziativa» e aggiungendo che «il governo dovrebbe costituirsi parte civile». Ciro Langella, consigliere comunale già nell’Unione Tassisti d’Italia, pure conosceva il ragazzo: «Carlo ha lavorato fino a due anni fa in Consortaxi come il papà poi ha provato altro, voleva migliorare andando a lavorare da parenti in America, il padre, distrutto, è una persona d’oro, i colleghi gli sono tutti vicini». (Corriere del Mezzogiorno)