Tutto esaurito a Ferragosto. Hotel pieni. Tanti tedeschi e statunitensi. Gli spagnoli amano la costiera amalfitana

15 agosto 2017 | 19:10
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Tutto esaurito a Ferragosto. Hotel pieni. Tanti tedeschi e statunitensi. Gli spagnoli amano la costiera amalfitana

La turista più celebre in questa estate di ripresa è senza dubbio lei, Madonna. Ieri sera, come lo scorso anno, è atterrata all’aeroporto di Brindisi con un jet privato per andare a soggiornare nel resort super lusso «Borgo Egnazia» a Savelletri di Fasano. La rockstar non è l’unica americana ad aver scelto l’Italia per le […]

La turista più celebre in questa estate di ripresa è senza dubbio lei, Madonna. Ieri sera, come lo scorso anno, è atterrata all’aeroporto di Brindisi con un jet privato per andare a soggiornare nel resort super lusso «Borgo Egnazia» a Savelletri di Fasano. La rockstar non è l’unica americana ad aver scelto l’Italia per le vacanze. Gli stranieri, e in particolare gli statunitensi (anche se i più numerosi sono sempre i tedeschi), stanno tornando. Nei primi sei mesi del 2017, secondo dati di Federalberghi, sono aumentati del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2016. Sono loro a potersi «permettere» le strutture più costose. A Taormina, in provincia di Messina, a Ferragosto è tutto esaurito. «La stagione sta andando molto bene — ammette Stefano Gegnacorsi, direttore del Belmond Grand Hotel Timeo e del Belmond Villa Sant’Andrea di Taormina — Registriamo un aumento del 3-4% delle presenze e tra giugno, luglio, agosto e settembre il tasso di occupazione supera il 95%». A godersi la bellezza mozzafiato della perla della Sicilia sono americani, russi e arabi. Che cosa apprezzano? «Il vino dell’Etna, ma anche il centro benessere e la spa», dicono dal Belmond. Anche al Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc in Val d’Aosta è tutto esaurito: «Un tour operator estero ha preso tutto l’albergo per il mese di agosto. La clientela è per la maggior parte americana, ma ci sono anche francesi, belgi, sudafricani e australiani». Mare e monti, ma le località più richieste dagli stranieri sono le città d’arte. Oltre alle «classiche» Roma, Venezia e Firenze anche centri più piccoli, come i borghi, sono in crescita. Poi c’è il turismo eno-gastronomico, che si conferma tra i principali prodotti richiesti dal turista, e cresce l’interesse per i laghi da parte di tedeschi e svizzeri, mentre gli inglesi amano i tour nel Sud Italia. La Costiera Amalfitana va di moda soprattutto tra gli spagnoli. Se a Ferragosto è tutto pieno, quest’anno anche l’autunno potrebbe essere caldo. Le previsioni di vendita delle destinazioni italiane sono decisamente buone, annuncia l’Ente Nazionale italiano per il turismo: il 74,8% dichiara che le vendite sono aumentate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il 17,9% afferma che sono stabili mentre solo il 7,3% segnala una diminuzione. E gli italiani? Anche loro stanno tornando. Secondo le previsioni di Federalberghi i mesi estivi si chiuderanno con oltre 34 milioni di presenze di connazionali (56,6% della popolazione), con un aumento del 3,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In totale spenderanno 22 miliardi di euro, il 2,2% in più rispetto al 2016. Agosto si conferma il mese delle ferie per eccellenza, ma sale settembre, scelto dal 12,4% degli italiani (rispetto al 9,2% del 2016) per trascorrere la vacanza principale. Se ci sono più italiani in vacanza in Italia, spesso si tratta di un turismo con una capacità di spesa medio-bassa mentre gli americani, nonostante il dollaro sia sceso nei confronti dell’euro, spendono mediamente di più. «I numeri sono positivi — commenta il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca — e questo grazie all’appeal dell’Italia, ma anche al fatto che i nostri Paesi concorrenti hanno problemi di sicurezza. È indubbio che abbiamo portato via clienti a Egitto, Tunisia, Turchia e anche alla Costa Azzurra». La domanda di viaggi in Italia si è tradotta anche in un aumento del costo dei trasporti. L’Istat ha appena certificato che a luglio i prezzi dei biglietti aerei sono saliti del 13,8% rispetto a un anno prima, i traghetti sono aumentati del 22%. (Corriere della Sera)