Una statuetta di San Francesco di Paola bruciata, simbolo di questa dolorosa rovina.
“Non ce la facciamo più”. È il grido lanciato dagli abitanti di Vico Equense. La tragedia di Faito. Fumo ovunque. Sono giorni che i cittadini di Vico Equense si svegliano con un ronzio continuo di motori ed un volare incessante dei mezzi antincendio che affannosamente, giorno e notte, cercano di arginare quei roghi che non […]
“Non ce la facciamo più”. È il grido lanciato dagli abitanti di Vico Equense. La tragedia di Faito. Fumo ovunque. Sono giorni che i cittadini di Vico Equense si svegliano con un ronzio continuo di motori ed un volare incessante dei mezzi antincendio che affannosamente, giorno e notte, cercano di arginare quei roghi che non cessano di espandersi, guardando i canadair che scendono giù nel mare e risalgono su. Fumo che sale ancora, sconvolgente. La tragedia del faito odora di legna bruciata e di beffa. Con alberi secolari inceneriti, faggeti uccisi.
La sensazione che si prova salendo sul Faito è davvero raccapricciante. Il forte odore accompagna fino all’entrata del Monte. Si aggiunge la malinconia, la tristezza di ció che era splendido, verde e brillante, ora solo un triste manto marrone, cenere ed odore di terra bruciata che profuma l’aria.
Una statuetta di San Francesco di Paola bruciata, simbolo di questa dolorosa rovina.
Il gigante che domina il mare, il Monte Faito.