Vico Equense. Festività estiva santi patroni Ciro e Giovanni. Parroco: “Evento che coinvolge tutta la città”. PROGRAMMA
Vico Equense. Come ogni anno ritorna la tanto attesa festa estiva dei Santi Patroni Ciro e Giovanni, non meno importante di quella celebrata il 31 gennaio, giorno del loro martirio. Senza alcun dubbio è di notevole interesse, rilevante ed apprezzabile non solo perché cade nel periodo estivo, la penultima domenica d’agosto ma perché si celebra l’arrivo […]
Vico Equense. Come ogni anno ritorna la tanto attesa festa estiva dei Santi Patroni Ciro e Giovanni, non meno importante di quella celebrata il 31 gennaio, giorno del loro martirio.
Senza alcun dubbio è di notevole interesse, rilevante ed apprezzabile non solo perché cade nel periodo estivo, la penultima domenica d’agosto ma perché si celebra l’arrivo a Vico Equense delle insigne reliquie dei due martiri (le ossa per intenderci). Sono così tanti eventi, che è quasi difficile riassumerli in poche righe.
Ho raggiunto anche il parroco della parrocchia dei Santi Ciro e Giovanni, patroni della città, don Ciro Esposito che con poche parole semplici ha sintetizzato questo grande evento: “la festività dei Santi Martiri Ciro e Giovanni è un avvenimento, anzi un vero e proprio evento che coinvolge tutta la città. In questa penultima domenica di agosto festeggiamo a Vico l’arrivo grazie all’interessamento del Vescovo di Vico Equense S.E. Mons. Giovanni Battista Repucci, delle insigne reliquie dei nostri patroni dalla chiesa dei gesuiti, il Gesù Nuovo di Napoli, via mare grazie anche all’apporto del padre gesuita e altro importante santo, San Francesco De Geronimo. Una festa che porta in città tante persone grazie anche ai tanti eventi che fanno da contorno. Non dobbiamo perdere queste belle tradizioni, dobbiamo esserne portatori nel tempo e custodirne nel futuro”.
Per il passaggio della solenne processione, è richiesto agli abitanti delle strade toccate di preparare i balconi con drappi ricamati e abbellire i portoni come si faceva un tempo, perché bisogna mantenere vive le tradizioni che sono la trasmissione nel tempo e nella memoria di ciò che i nostri antenati ci hanno voluto lasciare, tramandandole di generazione in generazione e per questo dobbiamo amarle e difenderle sempre con forte fede e devozione!
Un evento nell’evento perché nella vigilia della festività, dopo la Solenne Concelebrazione Eucaristica, l’arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia S.E. Monsignor Francesco Alfano insieme al sindaco Andrea Buonocore, intitolerà la Piazza antistante la chiesa parrocchiale ai Santi Patroni con un iconografia dei martiri. Per la prima volta dopo tanti anni, la processione passerà per viale della Rimembranza.
Si riaccenderanno i forni dell’Associazione “Pizza a Vico” giovedì 17 agosto, ore 20.30, in concomitanza con l’inizio delle celebrazioni e dell’isola pedonale che è stata organizzata per tutti i giovedì del mese di agosto dall’amministrazione comunale. Saranno quattro i forni collocati su corso Filangieri, per una serata che coniugherà sapori e tradizioni. L’incasso sarà interamente devoluto in beneficenza alla Parrocchia dei Santi Ciro e Giovanni.
La distribuzione dell’olio santo del santo medico e taumaturgo San Ciro, avverrà la domenica, giorno di festa, fuori la chiesa parrocchiale.
Il triduo sarà officiato da don Antonio Fucci, giovane sacerdote della Diocesi di Avellino.
Sono state invitate alle celebrazioni e alla processione tutte le Confraternite e Parrocchie del territorio. Si dovrebbe ristabilire la vecchia legge della diocesi, dove si diceva che alle processioni del sacramento del patrono, devono partecipare tutte le parrocchie e tutte le confraternite della città.
Domenica20 agosto il Sindaco e l’Amministrazione comunale, alle ore 18.45, consegneranno le chiavi della Città ai due Martiri, a seguire la celebrazione eucaristica con al termine dalla chiesa parrocchiale la partenza della processione con i busti reliquari.
Lunedì 21 agosto alle ore 23.00 grande sarà l’attesa per lo spettacolo pirotecnico a mare, che concluderà i festeggiamenti dei Santi Patroni, diventando un appuntamento consolidato che richiama ogni anno migliaia di persone dall’intera penisola sorrentina, dalla costiera amalfitana e dal napoletano. La ditta “Pirotecnica Sorrentina” illuminerà con le sue scenografie pirotecniche dalla Marina di Vico, il litorale e il Castello Giusso.
QUI trovate l’elenco dei posteggi (cioè le famose “bancarelle”) ammessi alle celebrazioni.
PROGRAMMA RELIGIOSO
Giovedì 17 agosto
ore 9.00 Celebrazione Eucaristica
ore 18.30 Santo Rosario
Venerdi 18 agosto
ore 9.00 Celebrazione Eucaristica
ore 18.30 Santo Rosario
Sabato 19 agosto
ore 9.00 Celebrazione Eucaristica
ore 19.00 Solenne Concelebrazione Eucaristica con l’arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia S.E. Monsignor Francesco Alfano e intitolazione della piazza antistante la chiesa ai Santi Patroni con un iconografia dei martiri da parte del vescovo e del sindaco
Domenica 20 agosto
Messe ore 7.00 – 8.00 – 9.00 – 10.00 – 11.30
ore 18.45 consegna delle chiavi della città ai Santi Patroni
ore 19.00 solenne celebrazione eucaristica e processione per le strade del centro
PROGRAMMA CIVILE
Giovedì 17 agosto
Aspettando la festa – Serata culinaria organizzata dall’associazione “Pizza a Vico” lungo corso Filangieri dalle ore 20.30
Venerdì 18 agosto
Chiesa parrocchiale ore 21.00Concerto D’Organo
Sabato 19 agosto
Piazza Marconi ore 21.00Tropicana e Gennaro De Rosa
Domenica 20 agosto
Piazza Marconi ore 21.00Concerto del Complesso Bandistico Città di Fisciano
Lunedì 21 agosto
Marina di Vico ore 23.00Spettacolo Pirotecnico
STORIA
Nulla sappiamo di preciso circa l’anno in cui fu introdotto nel nostro territorio il culto ai Santi Ciro e Giovanni, anche se innumerevoli tracce fanno pensare ad un’ epoca antica; riguardo invece al modo con cui esso è giunto le ipotesi più probabili sono due: la strada del mare e quella dei monti.
Per strada del mare si intende l’intenso e quotidiano traffico marittimo tra Vico e Napoli, per cui non è difficile immaginare che i nostri concittadini del tempo abbiano conosciuto e frequentato la Chiesa dei Santi Ciro e Giovanni nelle vicinanze del porto di Napoli e via via ne abbiano introdotto il culto a Vico.
La strada dei monti è invece quella che collega il territorio vicano con la Costiera Amalfitana, attraverso il valico di Santa Maria del Castello: infatti c’è notizia di una chiesa dedicata a San Ciro nella cittadina di Minori già prima dell’anno Mille e sembra che anche il capo del Santo fosse venerato in una chiesa di Salerno.
Comunque sia giunto, è certo però che il culto a San Ciro e San Giovanni è andato sempre più crescendo a Vico Equense tanto che ben presto la popolazione li acclamò suoi patroni, costruendo un piccolo tempio in loro onore. Fondamentale poi fu l’opera di Mons. Giovanni Battista Repucci, Vescovo di Vico dal 1657 al 1688, il quale riuscì ad ottenere dai Padri Gesuiti del Gesù Nuovo di Napoli alcune reliquie dei Santi, le quali furono accolte solennemente alla Marina di Vico il 5 maggio 1686.
Esse consistevano in una mascella superiore con cinque molari e quattro denti, un osso lungo e grosso quanto un dito ed un altro osso piccolo per quanto riguarda San Ciro; per San Giovanni, invece, si ebbe una mascella con quattro molari, un osso della dimensione di un dito piccolo ed un altro ossicino.
Altro contributo notevole al culto verso i Santi Patroni fu dato da Mons. Francesco Verde, Vescovo di Vico dal 1688 al 1700, che fece realizzare da un ignoto argentiere napoletano il busto d’argento di San Ciro; quello di San Giovanni è stato invece realizzato solo in tempi recenti, nel 1999, per volere dell’ex parroco don Fabio Savarese.
Dal 1686 divenne poi tradizione festeggiare, oltre l’anniversario del martirio il 31 gennaio, anche la traslazione delle reliquie a Vico; prima la festa avveniva nel mese di maggio, poi fu spostata a luglio ed infine, come è al presente, a fine agosto.
Tutti i Vescovi che si succedettero alla guida della diocesi di Vico contribuirono largamente al radicamento sul territorio del culto a San Ciro e San Giovanni; ed anche la successiva soppressione della diocesi equense e la sua aggregazione a quella di Sorrento non influenzò minimamente tale devozione.
Infatti essa è sempre rimasta costante ed ancora oggi si manifesta visibilmente presso i simulacri dei Santi nella chiesa parrocchiale; per poi esplodere due volte all’anno in un sincero e sentito canto di lode che vede tutti i vicani uniti “dai monti e dal mar”.