Caccia illegale in penisola sorrentina, interviene il Wwf. Preso bracconiere
Operazione antibracconaggio al Monte di Torca, delle Guardie Giurate Wwf. Intervento dei Carabinieri di Massalubrense con sequestro di armi e denuncia per un bracconiere. Effettuati inoltre controlli sull’anagrafe canina. Meta di Sorrento – Dai Monti Lattari a tutta la Penisola Sorrentina le abitudini a “bracconare” sono ben lontane dall’estinguersi. Tra queste, in primis, l’uso per […]
Operazione antibracconaggio al Monte di Torca, delle Guardie Giurate Wwf. Intervento dei Carabinieri di Massalubrense con sequestro di armi e denuncia per un bracconiere. Effettuati inoltre controlli sull’anagrafe canina.
Meta di Sorrento – Dai Monti Lattari a tutta la Penisola Sorrentina le abitudini a “bracconare”sono ben lontane dall’estinguersi. Tra queste, in primis, l’uso per la caccia dei richiami acustici vietati. I riproduttori elettronici di versi di uccelli, piazzati nelle ore notturne, hanno il compito di attirare in questo periodo le sventurate quaglie che il cacciatore andrà a prelevare all’alba.Un inganno, tra i tanti, alla fauna selvatica che ancora una volta ci rimette le penne! Tra l’altro la maggior parte di tali richiami viene rinvenuta proprio su soprassuoli percorsi dalle fiamme. Tale circostanza, che non può apparire solo una semplice coincidenza, ci deve far riflettere sulla gravità di tali pratiche, tanto anacronistiche quanto dannose ma che, purtroppo, sono ancora tristemente tollerate nella mentalità di tanti. – Domenica scorsa (10 settembre 2017), le Guardie Giurate Venatorie e Zoofile del WWFdella Provincia di Napoli, hanno svolto una assidua attività di vigilanza per il controllo dei fenomeni di bracconaggio e dei reati ai danni dell’ambiente in penisola sorrentina, precisamente in località Monte di Torca nel territorio di Massa Lubrense. Una serie di pattugliamenti durante i quali sono stati sorpresi tre bracconieri intenti a cacciare in periodo di chiusura usando tra l’altro strumenti elettroacustici vietati. I famigerati richiami “FONOFIL”che riproducono i versi delle quaglie. Un metodo di caccia, illegale e deplorevole che viene praticato per compiere stragi o per cattura con reti, che sono severamente vietati dalla Legge 157/92. Al termine del pattugliamento, durante il quale sono stati controllati diversi cacciatori ed effettuati controlli sulla anagrafe canina, le Guardie Giurate del Wwf hanno colto in flagrantetre bracconieri intenti a cacciare in periodo di chiusura proprio con tali strumenti elettroacustici vietati. Di conseguenza le Guardie WWF hanno chiesto l’intervento degli agenti del Comando Stazione Carabinieri di Massa Lubrense per far compiere i necessari atti di Polizia Giudiziaria. Si è proceduto inoltre al sequestro di un fucile assieme a decine di cartucce di vario calibro mentre un bracconiere è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. – “Durante l’ estate le fiamme divampate hanno mandato in fumo migliaia di ettari di boschi” – ha dichiarato Claudio d’Esposito Presidente del WWF Terre del Tirreno – “causando un danno inestimabile! Ma oltre alla distruzione della flora sono state ingenti anche le perdite della fauna selvatica. Durante gli incendi cinghiali e volpi sono stati avvistati correre all’impazzata terrorizzati, poiane e corvi volare disorientati.Tanti animali non ce l’hanno fatta: lepri, faine, martore, ricci, rettili, api e insetti oltre a piccoli uccelli, sono stati rinvenuti senza vita, uccisi dalle inalazioni di fumo, dalle alte temperature, dall’assenza di cibo e acqua o arsi vivi dalle fiamme che non gli hanno lasciato via di scampo. Eppure, dopo tale tragedia, 18 Regioni hanno ben pensato di anticipare l’apertura della caccia, per completare la mattanza della fauna selvatica ignorando, oltre al buon senso, anche il parere dell’ISPRA, il massimo organo competente, che ha suggerito di bloccare o sospendere l’avvio della stagione venatoria di almeno un mese! Nei soli primi due giorni di preapertura di caccia i nostri volontari hanno già raccattato da terra numerosi uccelli impallinati appartenenti a specie protette, tra cui un’albanella minore, un gheppio, un gruccione e un raro falco di palude. Tutto ciò fa riflettere sulla tutela della Natura che esiste in Campania – conclude D’Esposito – Il nostro non è un paese per la fauna selvatica. Una classe politica miope vorrebbe forse i cieli d’Italia vuoti rendendo concreto lo scenario preconizzato dal grande scrittore americano Jonathan Franzen: “Emptying the skies”? Da parte sua Piernazario Antelmi Delegato per la Campania del WWF Italia ha aggiunto: “La preapertura della caccia rischia di rappresentare un ennesimo e duro colpo per la fauna selvatica, già stremata da siccità, caldo e incendi. In questo tragico quadro, consentire ben 5 mesi di stagione venatoria con oltre 570 mila fucili in giro per le campagne è una scelta totalmente insostenibile. La caccia è stata anticipata anche a specie come la tortora (classificata come “SPEC 1”, ossia specie presenti in Europa che meritano un’attenzione particolare di conservazione, in quanto la consistenza delle popolazioni le pone come minacciate a livello mondiale) e la quaglia (classificata come “SPEC 3”, specie che in Europa hanno uno status di conservazione sfavorevole)”. – Intanto durante le prossime settimane, le Guardie Zoofile e Venatorie del WWF in collaborazione con le Forze dell’Ordine, effettueranno ulteriori serrati controlli lungo il territorio peninsulare. – 12 settembre 2017 – salvatore caccaviello