Costa d’Amalfi, via al bando per la gestione de “La Casa del Gusto”: Lo vogliono far diventare ristorante ecco il bando
Costa d’Amalfi, via al bando per la gestione de “La Casa del Gusto”: Lo vogliono far diventare ristorante ecco il bando che potete leggere integramente sotto. E’ tutto pronto per il bando di assegnazione della gestione de “La Casa del Gusto” in Costa d’Amalfi che fu voluta dall’allora presidente della Comunità Montana Raffaele Ferraioli . […]
Costa d’Amalfi, via al bando per la gestione de “La Casa del Gusto”: Lo vogliono far diventare ristorante ecco il bando che potete leggere integramente sotto. E’ tutto pronto per il bando di assegnazione della gestione de “La Casa del Gusto” in Costa d’Amalfi che fu voluta dall’allora presidente della Comunità Montana Raffaele Ferraioli . La Giunta Esecutiva della Comunità dei Monti Lattari, che vede insieme quel che resta della Comunità Montana della Costiera amalfitana e della Penisola Sorrentina, da Agerola a Tramonti , infatti, ha manifestato l’intenzione di assegnare in concessione d’uso, a titolo puramente oneroso, il servizio di Gestione, Valorizzazione e Fruizione della struttura e di conseguenza ha fatto sapere di voler procedere con il bando. Tra i servizi figurano anche le dotazioni interne ed esterne.
Tutte le domande di partecipazione devono essere inviate al seguente indirizzo: Comunità Montana dei Monti Lattari, Via Municipio n. 10, CAP 84010, Tramonti, entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 24 novembre 2017. Un modo per cercare di valorizzare i prodotti tipici della Costa d’Amalfi e dei Monti Lattari e coltivare l’aspetto enogastronomico del territorio. Previsto, inoltre, anche un programma divulgazione e formazione scientifica in ambito enogastronomico e della cultura alimentare; ma anche la produzione agroalimentare con etichetta Casa del Gusto Costa d’Amalfi e dei Monti Lattari e l’organizzazione di eventi a tema. Il contratto avrà durata di sei anni e sarà rinnovabile. Il canone 49 mila euro. Sarà ben difficile venire incontro a tutte le esigenze di promozione e valorizzazione dei prodotti del territorio, suggestiva funzione che poteva avere una struttura del genere, a ben vedere il bando chi può avere più requisiti è proprio chi fa attività di ristorazione. Sarà forse l’unica speranza di poter evitare che questa struttura diventi una cattedrale nel deserto? E’ quello che speriamo tutti, visto che si sono spesi soldi pubblici, altrimenti col passare del tempo e l’inutilizzo questa struttura diventa solo un enorme costo di gestione per un ente che di soldi ne ha ben pochi. Certo è curioso come il bando parli anche di aggregazioni come associazioni e poi dicono: deve aver svolto attività di ristorazione! Significa che già hanno deciso che deve essere un ristorante e che ristorante se le cifre di fatturato spaziano con esattezza da 90 mila a 120 mila euro? Intanto sotto pubblichiamo il bando che è introvabile sul sito ufficiale della Casa del Gusto, ma si trova solo nei meandri dell’albo pretorio della Comunità Montana…