Di nuovo a Castellammare di Stabia l’Amerigo Vespucci.
Il Vespucci fu progettato insieme al gemello Cristoforo Colombo nel 1930 dall’ingegnere Francesco Rotundi, tenente colonnello del Genio navale e direttore dei Regi cantieri navali di Castellammare di Stabia, riprendendo i progetti del veliero Monarca, l’ammiraglia della Real Marina del Regno delle Due Sicilie, poi ribattezzato Re Galantuomo quando fu requisito dalla Marina sarda […]
Il Vespucci fu progettato insieme al gemello Cristoforo Colombo nel 1930 dall’ingegnere Francesco Rotundi, tenente colonnello del Genio navale e direttore dei Regi cantieri navali di Castellammare di Stabia, riprendendo i progetti del veliero Monarca, l’ammiraglia della Real Marina del Regno delle Due Sicilie, poi ribattezzato Re Galantuomo quando fu requisito dalla Marina sarda dopo la conquista delle Due Sicilie e la conseguente nascita del Regno d’Italia. La Real Marina delle Due Sicilie era all’avanguardia tra gli Stati italiani preunitari e le sue navi, assieme a quelle sardo-piemontesi (per meglio dire liguri) costituirono il primo nucleo della flotta militare italiana, come ben si osserva nel Museo navale di La Spezia. I progetti ricopiati erano dell’ingegnere navale napoletano Sabatelli ed erano custoditi a Castellammare di Stabia insieme alle tecnologie necessarie alla costruzione di questa tipologia di imbarcazione.
Tornerà a Castellammare l’Amerigo Vespucci nel porto stabiese giovedì 5 e venerdì 6 ottobre. La Vespucci giunge a Castellammare direttamente dal suo ultimo viaggio negli Stati Uniti dove ha condotto l’ottava tappa della Campagna d’Istruzione 2017. Il Capitano di Vascello Angelo Patruno, capitano della Vespucci, guiderà dunque la nave verso Castellammare, in un ideale filo conduttore tra l’Italia e l’America.
Risale al 13 settembre del 2011, esattamente a 6 anni fa, l’ultima “visita” della Vespucci a Castellammare. Era l’anno del suo 80esimo anniversario, in concomitanza incidenza con il 150esimo dell’Unità d’Italia.