La giornata dell’Alzheimer: i nonni che scompaiono lentamente.
La Giornata Mondiale della Malattia di Alzheimer si celebra oggi. La malattia, che colpisce cinquanta milioni di persone nel mondo e seicentomila soltanto in Italia, è al momento priva di una risposta terapeutica adeguata. Ma la sua complessità non è ancora stata del tutto decodificata. L’Alzheimer è una malattia del cervello, piuttosto che la […]
La Giornata Mondiale della Malattia di Alzheimer si celebra oggi. La malattia, che colpisce cinquanta milioni di persone nel mondo e seicentomila soltanto in Italia, è al momento priva di una risposta terapeutica adeguata. Ma la sua complessità non è ancora stata del tutto decodificata. L’Alzheimer è una malattia del cervello, piuttosto che la conseguenza di una singola alterazione molecolare. Il percorso della malattia inizia decenni prima dei sintomi clinici, che possono essere diversi dal tipico disturbo di memoria. Nella fase intermedia il malato si avvia a una progressiva perdita di autonomia, può avere deliri e allucinazioni e richiede un’assistenza continua. La fase severa invece è caratterizzata dalla completa perdita dell’autonomia: il malato smette di mangiare, non comunica più, diventa incontinente, è costretto a letto o su una sedia a rotelle. La durata di ogni fase varia da persona a persona e in molti casi una fase può sovrapporsi all’altra. La durata media della malattia è stimata tra gli otto e i vent’anni.
L’Alzheimer limita l’autonomia, e la persona che ne è affetta diventa giorno dopo giorno un’altra persona. Scompare.