Monte Faito (Vico Equense). Interrogazione a risposta scritta alla Camera dei Deputati per il polmone verde
Monte Faito (Vico Equense). Un’interrogazione a risposta scritta proposta dal circolo PD “Carlo Fermariello” di Vico Equense e presentata alla Camera dei Deputati dall’onorevole Massimiliano Manfredi, componente tra l’altro dell’VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) e fratello del più conosciuto Gaetano, dal 2014 Rettore dell’Università Federico II di Napoli, per i problemi del Faito che […]
Monte Faito (Vico Equense). Un’interrogazione a risposta scritta proposta dal circolo PD “Carlo Fermariello” di Vico Equense e presentata alla Camera dei Deputati dall’onorevole Massimiliano Manfredi, componente tra l’altro dell’VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) e fratello del più conosciuto Gaetano, dal 2014 Rettore dell’Università Federico II di Napoli, per i problemi del Faito che è stato devastato lo scorso mese di agosto da violenti incendi.
Presentata mercoledì 27 settembre 2017, nella seduta n. 859, il deputato del Partito Democratico si è così rivolto al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’interno, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali: “Per sapere – premesso che il Monte Faito è una montagna facente parte della catena montuosa dei Monti Lattari ed ha accesso dai comuni di Castellammare di Stabia e di Vico Equense, che fanno parte della città metropolitana di Napoli;
esso rappresenta un «polmone verde» per la regione Campania e soprattutto per la penisola sorrentina, essendo esso ricco di alberi, quali faggi, lecci, castagni e piante come l’orchidea ad un bulbo, l’epipogio e la pteride di Creta, specie non molto frequente in Italia;
nelle settimane scorse, anche sul Monte Faito, come in molte zone del centro-sud d’Italia, si sono verificati numerosi incendi (anche di vaste dimensioni), la cui natura è stata prevalentemente di origine dolosa, come testimoniato dall’arresto di un piromane nel giorno di ferragosto;
molte polemiche sono state sollevate sia in merito ai ritardi degli interventi e sia anche al tipo di strumenti utilizzati per lo spegnimento degli incendi stessi (interventi con Canadair ed elicotteri con sistema «a secchiello» a scapito di elicotteri «tipo Ericsson»);
gli incendi hanno determinato ingenti danni non solo al patrimonio boschivo, ma anche a settori, quali quello agricolo e zootecnico ed attualmente la situazione non può che definirsi drammatica, visto che le zone con scarso soprassuolo sulla roccia calcarea saranno oggetto di dilavamento del suolo stesso, mentre le zone a pineta dovranno essere oggetto di massicci interventi di rimboschimento –:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa; se intenda verificare se sia stato predisposto da parte del comune di Vico Equense, il piano comunale di emergenza di cui all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 agosto 2007, n. 3606, articolo 1, comma 9 e quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, intendano intraprendere, affinché venga attuata una politica di prevenzione, manutenzione e controllo di un’area come quella del Monte Faito, che rappresenta un punto di riferimento di grande pregio naturalistico e di importante rilevanza turistica”.
Attualmente il delegato a rispondere è il presidente del Consiglio on. Paolo Gentiloni. L’ITER è in corso. Aspettiamo al più presto risposte specifiche.