Regione Campania, pubblicati gli stipendi dei dirigenti: le cifre oltre 100mila euro
In 14 si dividono la bellezza di 1 milione e 660mila euro, in realtà la cifra va divisa per 13 perché c’è chi ha guadagnato di stipendio solo 9600 euro. Di chi stiamo parlando? Dei dirigenti del Consiglio regionale che, malgrado la sospensiva del Tar Lazio concessa ai dirigenti del Consiglio regionale del Lazio sulla […]
In 14 si dividono la bellezza di 1 milione e 660mila euro, in realtà la cifra va divisa per 13 perché c’è chi ha guadagnato di stipendio solo 9600 euro. Di chi stiamo parlando? Dei dirigenti del Consiglio regionale che, malgrado la sospensiva del Tar Lazio concessa ai dirigenti del Consiglio regionale del Lazio sulla legge per la pubblicazione degli stipendi, alla fine hanno dovuto cedere sotto i colpi dell’Anac presieduta da Raffaele Cantone.
La storia della mancata pubblicazione degli stipendi dei dirigenti del Consiglio regionale l’ha tirata fuori Francesco Emilio Borrelli che legittimamente è soddisfatto: «La battaglia per la trasparenza che stiamo portando avanti ha avuto un primo risultato, con la pubblicazione, sul sito internet del Consiglio, degli emolumenti ricevuti dai dirigenti del Consiglio regionale della Campania» racconta il consigliere regionale dei Verdi che, nei giorni scorsi, aveva evidenziato «la mancata pubblicazione dei redditi dei dirigenti a causa di un ricorso al Tar presentato da un sindacato di categoria che contestava l’obbligo di rendere nota la situazione patrimoniale e reddituale dei dirigenti». Cosa ha sbloccato la situazione? È sempre Borrelli a parlarne: «In attesa della decisione del Tar, abbiamo chiesto che almeno fossero pubblicati i dati relativi alle somme percepite dal Consiglio regionale, anche per venire incontro a una nota dell’Anac, a firma di Raffaele Cantone, con la quale si evidenziava la necessità di pubblicare questi importi per verificare il rispetto del limite imposto». Borrelli ora si augura che «il Tar decida al più presto e che decida in favore della trasparenza respingendo la richiesta dei sindacati che hanno presentato il ricorso. Resta l’amarezza per il fatto che ogni anno bisogna battagliare per ottenere le pubblicazioni dei redditi e dei patrimoni dei vertici delle pubbliche amministrazioni».
Vale la pena approfondire gli stipendi in questione, che vanno dai 117mila ai 140mila euro all’anno, insomma non esattamente bruscolini. Fermo restando che è tutto nelle norme, proprio per questo non si riusciva a capire il perché dell’ostracismo alla pubblicazione – come prevede la legge – degli emolumenti. Manca ancora un pezzo, tuttavia, la situazione patrimoniale dei dirigenti, anche questa per legge dovrebbe essere pubblica, ma è stata bloccata dal Tar. Cosa ha scritto Cantone che ha provocato il ribaltone? «Gli stipendi dei dirigenti pubblici vanno pubblicati». La vicenda è finita sul tavolo dell’Anac che, interpellata sulla sospensiva del Tar Lazio, così ha chiarito cosa si deve fare. Dall’Autorità anticorruzione hanno fatto sapere che «in attesa del pronunciamento del Tar Lazio, l’Anac ha sospeso la precedente delibera, limitatamente ai compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica, gli importi di viaggio di servizio e missioni pagati con fondi pubblici e le dichiarazioni patrimoniali e reddituali». Invece, chiariscono, «come già riferito ad alcune amministrazioni che hanno posto il problema, restano immutati tutti gli altri obblighi di pubblicazione, come ad esempio gli stipendi».
LUIGI ROANO IL MATTINO.IT