Rubava i farmaci per la cura dei tumori nel Salernitano: resta ai domiciliari
SARNO. Nessuna irregolarità nelle informazioni apprese nel corso delle attività degli investigatori, né vizi procedurali nelle intercettazioni effettuate nell’inchiesta contro l’infermiere 51enne Alfonso Ferrante, finito al centro dell’operazione dei carabinieri di San Valentino Torio concentrata su un traffico di farmaci rubati: per questo, la Cassazione ha confermato la misura cautelare contro l’indagato, attualmente ristretto agli arresti […]
SARNO. Nessuna irregolarità nelle informazioni apprese nel corso delle attività degli investigatori, né vizi procedurali nelle intercettazioni effettuate nell’inchiesta contro l’infermiere 51enne Alfonso Ferrante, finito al centro dell’operazione dei carabinieri di San Valentino Torio concentrata su un traffico di farmaci rubati: per questo, la Cassazione ha confermato la misura cautelare contro l’indagato, attualmente ristretto agli arresti domiciliari, ribadendo la bontà degli elementi raccolti contro di lui, dalla confessione resa nell’interrogatorio di garanzia ai sequestri di medicinali all’esito delle perquisizioni nell’armadio dell’ospedale di suo utilizzo, completati dai servizi di osservazione svolti dalle forze dell’ordine e da alcune foto.
In sette punti, il rigetto deciso dalla Corte di Cassazione lascia ai domiciliari il 51enne, infermiere arrestato nel blitz di febbraio scorso, in servizio all’ospedale di Sarno. L’uomo, ritenuto elemento di spicco dell’indagine aperta dalla Procura per peculato, con farmaci ospedalieri rubati e ceduti a terzi insieme alla convivente e ad altri soggetti, in particolare aggiunge alle contestate appropriazioni i vantaggi nelle liste d’attesa, le file evitate in pronto soccorso, l’accusa di detenzione di volatili di specie protette accertata all’esito di una perquisizione domiciliare e la responsabilità per una vicenda di armi e munizioni ritrovate in casa di una terza persona nel 2015, con delle informazioni confidenziali utilizzate dagli inquirenti. Il suo ruolo nel giro di farmaci, esami clinici e prestazioni ospedaliere d’ambulatorio illecite di favore, ricostruito dai carabinieri di San Valentino Torio, guidati dal comandante Gennaro Corvino, è ritenuto preponderante, con la custodia cautelare confermata in atto dal febbraio 2017.
Ferrante, originario di Nocera Inferiore, in servizio al reparto di emergenza dell’ospedale Martiri del Villa Malta di Sarno, difeso dall’avvocato Cosimo Vastola, è chiamato a rispondere delle più gravi contestazioni per una numerosa serie di appropriazioni di medicinali, insieme ad altre tre persone, per l’appropriazione indebita di farmaci antitumorali, specifici e generici di uso ospedaliero, presi dalle farmacie dedicate, per uso illecito ad amici, richiedenti o familiari, con i favori per visite, esami e accertamenti senza urgenza o gravità, bypassando file, pagamenti di ticket e tempi d’attesa. Secondo le accuse medicinali di uso esclusivo ospedaliero divenivano disponibili.