Sorrento, con l’eliporto persa la tranquillità degli abitanti di Priora. Intervento delle Associazioni.
Nonostante svariate denunce, nel silenzio delle autorità locali, (e della A.G.) sono ormai anni che si tollera, un’attività di decollo ed atterraggio in una delle zone più belle del territorio comunale. Il passaggio a bassissima quota con relativo insopportabile frastuono di grossi elicotteri sono diventati un vero e proprio tormento per la popolazione residente, per […]
Nonostante svariate denunce, nel silenzio delle autorità locali, (e della A.G.) sono ormai anni che si tollera, un’attività di decollo ed atterraggio in una delle zone più belle del territorio comunale. Il passaggio a bassissima quota con relativo insopportabile frastuono di grossi elicotteri sono diventati un vero e proprio tormento per la popolazione residente, per la quale la serenità dei tranquilli pomeriggi estivi è ormai soltanto un lontano ricordo. Da più parti sollecitate, ancora una volta si registra l’intervento delle Associazioni contro le Illegalità che hanno sottoposto quello che in effetti appare come una strafottente prepotenza nei riguardi di inermi cittadini, oltre alla Magistratura anche ad Autorità ed Enti Istituzionali a livello nazionale. Intanto con l’emergenza incendi ed i costi che ne derivano, torna d’attualità il recupero dell’eliporto alle Tore, con base dei Vigili del Fuoco e Forestale.
Sorrento – Un frastuono insopportabile, con vetri che vibrano, sobbalzi improvvisi di chi sta riposando e finanche la difficoltà nel conversare mettendo a dura prova i timpani di coloro che sono sottoposti a quello che si può senz’altro definire un vero e proprio martirio. Come le precedenti anche durante tutta l’estate che sta volgendo a termine, una sorta di quotidiana sofferenza ha turbato le giornate degli abitanti della zona collinare di Priora. Da Li Schisani al Poggio di Priora, dal Garabillo a sopra Lamia ad Acquacarbone, tale è la situazione che da anni durante il periodo estivo sono costretti a sopportare tanti cittadini e turisti a causa del passaggio a bassissima quota di grossi elicotteri roboanti, che sfiorando talvolta alberi e persino i tetti delle abitazioni, atterrano e decollano, con una frequenza quotidiana molto assidua, in un’area situata in cima alla collina nella zona al di sotto del Monastero del Deserto. Attività legata ad una società di elitrasporti che effettua trasferimenti ed escursioni verso le più rinomate località del golfo. Uno scenario assurdo che, oltre a far temere una malaugurato incidente, comporta gravi conseguenze all’intero territorio circostante con danni irreparabili, provocati dal forte inquinamento acustico, oltre agli abitanti (in particolar modo ad anziani e bambini provati da una perenne inquietudine) ,anche all’ecosistema dell’intera zona. Da sempre caratterizzata dalla pace dei folti boschi di castano, habitat naturale per tanti volatili e dove trovavano sponda i tanti migratori durante i loro lunghi viaggi. Un luogo magnifico, ove è possibile ammirare panorami mozzafiato, tutelato dagli abitanti ed apprezzato per la sua quiete da tanti turisti che trovano nelle strutture alberghiere e nelle numerose case vacanze, sparse lungo la collina, un luogo ideale ove trascorrere un sereno e rilassante soggiorno. Ebbene la pace e la tranquillità di un tal angolo di paradiso ancora una volta durante tutta l’estate (come spesso è capitato in passato lungo il nostro territorio),è stata messa in discussione da quello che senz’altro appare come un atto di prepotenza perpetrato da speculatori noncuranti dell’habitat circostante. A cui inspiegabilmente si fornisce la possibilità di realizzare strutture ed attività che contrastano con il territorio e le esigenze degli abitanti ma che altresì (benché sollecitati) trovano nella leggerezza e talvolta la inesistenza dei controlli, da parte delle Autorità locali preposte, un valido alleato. A nulla sono valse finora una serie di denunce e segnalazioni inviate da cittadini esasperati, finanche alla Procura della Repubblica. Infatti, dall’eli superficie di via Deserto, sono continuati senza sosta in questi anni le operazioni di decollo ed atterraggio di grossi elicotteri, quasi con un atteggiamento sprezzante nei riguardi della quotidianità di tanti cittadini ( alcuni dei quali avrebbero finanche osato protestare).
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Come spesso è capitato per varie altre problematiche relative al nostro territorio, anche su tale questione, di recente si è registrato l’intervento delle Associazioni contro le Illegalità presenti in penisola sorrentina. Dopo innumerevoli sollecitazioni, con la determinazione e la concretezza che da sempre contraddistingue il loro operato, i Responsabili locali delle Associazioni che da anni si battono a livello nazionale contro le illegalità e le corruzione, hanno deciso di sottoporre tale problematica, che in effetti appare come una strafottente prepotenza nei riguardi di inermi cittadini, oltre alla Magistratura anche ad Autorità ed Enti Istituzionali a livello nazionale. Dopo le inascoltate proteste dei residenti, sorvolando la totale inerzia e la inefficacia delle Autorità di Polizia Locale ( che pur avrebbero dovuto fornire delle spiegazioni) si è partiti con un primo step ,di una più ampia azione,a cui anche le Autorità e gli Uffici comunali preposti dovranno dare conto poiché in questi anni hanno fatto poco o niente per contrastare tale realizzazione.
Una prima iniziativa con la quale si fa presente che tale attività e localizzata nella Zona E1B, area agricola-ambientale, circa la quale oltre agli Uffici Comunali preposti anche la Soprintendenza dovrebbe pronunciarsi. Secondo il Tar Toscana, a livello normativo non esiste alternativa all’applicazione alle elisuperfici della legge-quadro sull’inquinamento acustico e della disciplina per la determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.La legge-quadro 447/1995, sottolinea il Giudice nella sentenza 481/2016, obbliga alla valutazione di impatto acustico non solo aeroporti e eliporti, ma anche le cd. “aviosuperfici” (e quindi le “elisuperfici”). Il Tar ha così respinto il ricorso presentato contro la mancata autorizzazione di una elisuperficie ospedaliera, le cui immissioni acustiche erano state giudicate insostenibili dall’Arpat ai sensi della legge 447/1995.
A tale proposito si fa presente che la zona in questione, sorvolata a bassa quota dagli aereo veicoli, è tutelata dal Piano di Zonizzazione Acustica del Comune di Sorrento, approvato con D.C.C. n. 44 del 30/09/2002. Dal quale si rileva che i forti rumori provocati dai rombi dei motori degli elicotteri rientrano nella intensità db (A) del valore da 130 a 180 con la conseguente reazione psicofisica: Soglia di dolore con gravi e rapidi danni all’udito. Si evidenzia inoltre che l’inquinamento da rumore oltre a comportare una lesione psicofisica dell’individuo ed un deterioramento della salubrità dell’ambiente comporta una vera e propria violazione del diritto alla salute come garantito dall’art. 32 della Costituzione (il ché oltre all’intervento delle Autorità preposte) potrebbe già far partire da parte dei danneggiati, una serie di innumerevoli denunce nei confronti della società che gestisce tale servizio). Non senza escludere la sollecitazione di una serie di indagini in merito alla società da parte di Autorità preposte, visto il quotidiano danno subìto dalla popolazione del luogo, si evidenzia a vari Enti Istituzionali, l’anomalo comportamento anche da parte della A.G. in relazione alle precedenti denunce e vari altri solleciti presentate finanche direttamente presso la Procura della Repubblica. Circa le quali sinora, tramite una serie di richieste al Mod. ex 335 c. 3 C.P.P. non risulta alcun avviso di archiviazione come previsto ai sensi dell’art.408, comma 2 C.P.P.- Al momento si è chiesto inoltre di indagare circa la leggerezza da parte degli Uffici comunali preposti ed Autorità di Polizia Locale all’epoca sollecitate nell’accertare se vi erano i requisiti tecnici per rilasciare le autorizzazioni per tale attività in un area ricadente in zona E1B, ossia area agricola ambientale ,del PUC ed in contrasto da quanto previsto dal Piano di Zonizzazione acustica del Comune di Sorrento. Oltre alla ormai ordinaria inquietudine a cui vengono sottoposti i cittadini ,per la quale l’A.G. dovrebbe già intervenire, vi sono quindi una serie di motivi tecnici a causa dei quali tale attività non potrebbe assolutamente essere praticata in tale tale luogo. Pertanto oltre al contributo delle Associazioni bisogna che gli abitanti (visto l’anomalo comportamento delle Autorità locali preposte) si oppongano con determinazione a tale situazione soprattutto perché una reale e valida alternativa di eliporto sul territorio esiste ed è immediatamente praticabile. Anche a seguito della recente emergenza incendi (rientrata soltanto grazie al decisivo intervento degli attrezzatissimi elicotteri Ericksson della Regione e del maltempo poi) ed i costi che ne derivano è infatti ritornato prepotentemente di attualità il recupero dell’eliporto localizzato presso la Pineta alle Tore che come in tanti ricordano era attrezzato in maniera esemplare per tale attività. Situato in posizione strategica con un impatto ambientale ridotto ai minimi termini, all’epoca attrezzato con una postazione molto efficiente della Forestale e dei Vigili del Fuoco era logisticamente adeguato a praticare anche interventi di pronto soccorso. Pertanto sarebbe opportuno con la perenne emergenza incendi ed il sempre presente dissesto idrogeologico che le Amministrazioni locali si adoperino concretamente, in particolar modo in Regione, affinché tale struttura venga immediatamente recuperata e riaffidata al Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e Protezione Civile.Un progetto sul quale bisogna concentrarsi immediatamente visto l’accertata inadeguatezza degli elicotteri, usati in questi giorni per spegnere gli incendi (la cui origine, si ricorda ,risulterebbe nella maggior parte dei casi di origine dolosa). Eli veicoli che come è noto, dopo l’assorbimento all’Arma dei Carabinieri del Corpo Forestale, attualmente sono forniti e gestiti da privati, al costo di circa 5 mila euro l’ora(Dati Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione, Inventari forestali e telerilevamento presso Università degli Studi di Firenze).
Intanto, da quanto dichiarato dai Responsabili delle Associazioni la questione della eli superficie sopra la collina di Priora sarà costantemente monitorata fin quando gli abitanti della zona non avranno recuperato la preziosa tranquillità di un tempo. – 05 settembre 2017 – salvatorecaccaviello