Super Bocalon e Vitale salvano la Salernitana, ma la difesa è horror: con la Ternana è 3-3

5 settembre 2017 | 08:44
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Super Bocalon e Vitale salvano la Salernitana, ma la difesa è horror: con la Ternana è 3-3

Due erano le certezze della Salernitana di Bollini: un’ottima fase difensiva che compensava una difficoltà in zona realizzativa. Certezze che si sgretolano già alla seconda giornata di campionato: all’Arechi con la Ternana i granata dimostrano una buona verve negli ultimi 30 metri, manifestando però una preoccupante condizione difensiva. Ne esce fuori un pirotecnico 3-3: la […]

Due erano le certezze della Salernitana di Bollini: un’ottima fase difensiva che compensava una difficoltà in zona realizzativa. Certezze che si sgretolano già alla seconda giornata di campionato: all’Arechi con la Ternana i granata dimostrano una buona verve negli ultimi 30 metri, manifestando però una preoccupante condizione difensiva. Ne esce fuori un pirotecnico 3-3: la Ternana va sempre in vantaggio, Bocalon recupera due volte prima del rigore di Vitale che chiude la partita sul pareggio. Altro punticino dopo quello di Venezia, però questa volta la sensazione è che poteva e doveva andare meglio, soprattutto perché in casa contro una diretta concorrente per la salvezza.

LA CRONACA. La spinta iniziale della Salernitana dura appena quattro minuti, il tempo necessario a Gatto di rendersi pericoloso prima con un inserimento sul cross di Sprocati, poi con un tiro dal limite parato da Bleve. Bocalon entra in partita all’11’ ma sarà decisivo più in avanti, Della Rocca invece prende possesso del centrocampo ma il suo giro palla è troppo lento per impensierire l’agonismo tattico proposto dalla squadra di Pocheschi. La Ternana prende fiducia, possesso del pallone e del centrocampo: ingredienti che creano il cocktail dello 0-1. Al 23’ Pucino e Tuia la combinano grossa e Tremolada col mancino ringrazia. La Salernitana reagisce bene e segna subito il pareggio grazie alla zampata di Bocalon che corregge in rete una conclusione sbilenca di Sprocati. È un fuoco di paglia. I granata non riescono a giocare e lasciano troppo spazio al palleggio umbro. Defendi e Paolucci agiscono indisturbati, Pucino in difesa non oppone resistenza e dalla fascia sinistra della Ternana, la destra granata, arrivano solo dolori. Al 31’ segna Albadoro di testa dopo il cross di Tiscione: Pucino si fa saltare troppo facilmente, Tuia si dimentica di marcare il centravanti delle fere. Bollini prova a dare la scossa inserendo Rossi per uno spento Gatto, che comunque non era stato il peggiore del primo tempo. La carica del giovane scuola Lazio permette a Bocalon di pareggiare dopo appena quattro minuti con un pregevole destro a giro: l’ex Alessandria è la grane nota lieta per Bollini, che sembra aver trovato il suo attaccante. La Curva Sud prende entusiasmo, Rossi e Sprocati vanno vicini al vantaggio ma al 13’ arriva la doccia fredda: cross innocuo di Valjent, Radunovic esce con troppo anticipo e viene beffato dal tocco maldestro di Bernardini. Bollini si infuria e inserisce Odjer, che spaventa Bleve dalla distanza. La paura più grande per il portiere della Ternana arriva al 32’, quando Sprocati tenta la fortuna dai 35 metri cogliendo la traversa. Il legno però sveglia la Salernitana e dal calcio d’angolo successivo arriva il calcio di rigore per fallo di mano di Paolucci. Vitale pareggia dopo che Paolucci strappa il pallone di mano a Bocalon, ma l’importante è aver realizzato il rigore. Al 37’ Bollini richiama in panchina il nuovo bomber granata, migliore in campo ma senza più energie. Al suo posto c’è Rodriguez, che però non toccherà mai il pallone. L’ultimo brivido è in area granata, ma Radunovic risponde per la prima volta presente. La prima uscita all’Arechi si conclude con uno zemaniano 3-3, risultato che però fa molto più contenta la Ternana.

SALERNITANA (4-3-3): Radunovic; Pucino, Tuia, Bernardini, Vitale; Minala, Della Rocca (17’ st Odjer), Ricci; Gatto (1’ st Rossi), Bocalon (37’ st Rodriguez), Sprocati. A disp: Adamonis, Mantovani, Signorelli, Zito, Alex, Iliadis, Kadi, Asmah, Perico. All: Bollini.

TERNANA (4-2-3-1): Bleve; Valjent, Gasparetto, Marino, Favalli (25’ st Ferretti); Paolucci, Defendi; Finotto (5’ st Varone), Tremolada (14’ st Vitiello), Tiscione; Albadoro. A disp: Sala, Angiulli, Candellone, Taurino, Carretta, Bordin, Capitani, Franchini, Montalto. All: Pocheschi.

Arbitro: Sig. Riccardo Ros di Pordenone (Fiore/Pagliardini); IV uomo: Balice.

NOTE. Marcatori: 23’ pt Tremolada (T), 25’ pt e 4’ st Bocalon (S), 31’ pt Albadoro (T), 13’ st aut Bernardini (T), 33’ st Vitale su rig (S); Ammoniti: Favalli, Gasparetto, Valjent, Ferretti (T); Angoli: 3-3; Recupero: 0’ pt – 4’ st; Spettatori: 11579.

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RADUNOVIC 6 parte con un attimo di ritardo sul primo gol di Tremolada, probabilmente coperto da un compagno che gli ostruisce la visuale. Incolpevole su Albadoro, lasciato liberissimo di ribadire a rete di testa. Si riscatta nel finale volando su Tiscione.

PUCINO 6 avvio promettente, guadagna il fondo con buona continuità. Si lascia irretire dalle finte di Tiscione che gli crea più d’un grattacapo. Si scuote nella ripresa, soprattutto quando Sprocati passa a sinistra. Scavalla ripetutamente sulla fascia dando il suo contributo alla rimonta.

BERNARDINI 4,5 serataccia da incubo, non certo quella immaginata per bagnare rinnovo ed adeguamento di contratto. Ha grosse responsabilità sul secondo gol rossoverde. Accorcia su Tremolada dimenticandosi Albadoro: l’ex Matera ringrazia ed insacca alle spalle di Radunovic. Sfortunata la deviazione con cui beffa Radunovic, nella circostanza è comunque scoordinato nell’intervallo.

TUIA 5,5 ha la sua dose di colpe su entrambi i gol della Ternana. Sul secondo liscia clamorosamente l’intervento sul cross di Tiscione spianando la strada ad Albadoro. Si riscatta nella ripresa.

VITALE 7 si difende dal pericoloso Finotto attaccandolo. Aggressivo, spinge tanto sfornando una quantità enorme di assist interessanti. Sente sempre particolarmente le sfide contro la sua ex squadra. Gara impreziosita dalla marcatura su rigore che fissa il risultato.

MINALA 6 settimana difficile e particolare per il leone del Camerun, va sottolineata ed applaudita la sua professionalità nel voler rimanere al fianco della squadra nonostante la prematura scomparsa del padre. In campo, però, per un tempo sono dolori. Abulico in entrambe le fasi di gioco, fa arrabbiare Bollini quando prova un cambio di gioco frettoloso anziché far ripartire un contropiede ragionato. Ben altra musica nella ripresa, funziona la catena di destra con Sprocati prima che Bollini rivolti la squadra come un calzino facendo perdere misure e distanze.

DELLA ROCCA 5,5 si merita gli applausi con un pregevole tentativo di controbalzo. Lo schieramento di Pochesci lo sorprende, spesso si ritrova in mezzo a due o tre avversari e non sa dove sbattere la testa. Timidi segnali di ripresa nella seconda frazione, Bollini lo richiama in panchina. Dal 18’ st ODJER 5,5 schierato esterno a destra in un inedito 4-4-2. Tanto impegno ma nessuno spunto meritevole di nota.

RICCI 5,5 ancora troppo timido quando schierato da intermedio. Si perde Tremolada che batte Radunovic e insacca il gol del vantaggio. Alza puntualmente la sfera anziché farla circolare a terra sfruttando la velocità nell’uno contro uno degli esterni. Meglio nella ripresa, ma per le qualità tecniche che indubbiamente possiede è lecito attendersi di più.

GATTO 6,5 carico come una molla, sfiora subito il gol arrivando con una frazione di secondo di ritardo sul pregevole assist di Sprocati. Ci prova dalla distanza ma non inquadra lo specchio. Sfila via in velocità a Favalli orchestrando l’azione del pari. Esce nell’intervallo nonostante fosse fino a quel momento uno dei migliori. Dal 1’ st ROSSI 6,5 un assatanato. Entra nell’azione del gol, sfiora il tris con un tiro a giro ed una spaccata. Meglio da esterno che da seconda punta. Si fa valere nel contatto fisico con gli avversari, difende bene palla e guadagna diverse punizioni.

BOCALON 8 din don, bussa due volte all’esordoi in campionato all’Arechi. Prima rete da predatore d’area con una zampata su una palla sporca, seconda che è un mix di tecnica, potenza e precisione. Dal 37’ s.t. RODRIGUEZ s.v.

SPROCATI 7 Valjent lo rincorre manco fosse una 500 al cospetto di una Ferrari. Scalda i guantoni di Bleve con un bel tiro a giro, da un’altra sua conclusione nasce il gol del momentaneo pari. Sfiora ancora il gol su assist al bacio di Vitale, ma finisce solo per ostacolare Bocalon. Nella ripresa passa a destra ed entra ancora nel gol di Bocalon. Bollini lo riporta a sinistra, anziché fargli puntare il già ammonito Favalli per ottenere il doppio giallo. Timbra la traversa ancora con un tiro alla Del Piero.

ALL. BOLLINI 5,5 si fa sorprendere dal 4-2-3-1 di Pocheschi che piazza una ragnatela di uomini alle spalle di Albadoro creando grossi scompigli nella retroguardia granata. Affretta il cambio di Gatto (fino a quel momento tra i migliori), infruttuosa la mossa Odjer quando sarebbe servito un altro stantuffo per spingere anche sulla corsia destra. L’ingenuità di Paolucci vale un punto comunque prezioso, ma dopo l’ingresso del ghanese la Salernitana aveva perso le giuste misure.

ARBITRO sig. ROS 6 quasi impeccabile per 85 minuti, si rende protagonista nel finale di alcuni fischi incomprensibili. Non ravvede una carica a danno di Radunovic che rimedia un vistoso taglio con conseguente perdita di sangue, e non certo per esercizio d’autolesionismo. Netto il rigore assegnato alla Salernitana.

fonte solosalerno.it