Vico Equense: Forum delle acque ad Arola, raggiunte 300 firme
26 settembre 2017 | 10:00
Il Comitato civico sulle Acque reflue di Arola scrive al Sindaco di Vico ed al Presidente della Regione. Raccolte 300 firme in due giorni per la petizione popolare di sensibilizzazione all’assenza della rete idrica per le acque reflue in più versanti del casale di Arola che accompagnerà la lettera indirizzata al Sindaco della Città di […]
Il Comitato civico sulle Acque reflue di Arola scrive al Sindaco di Vico ed al Presidente della Regione. Raccolte 300 firme in due giorni per la petizione popolare di sensibilizzazione all’assenza della rete idrica per le acque reflue in più versanti del casale di Arola che accompagnerà la lettera indirizzata al Sindaco della Città di Vico Equense, Andrea Buonocore, ed al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Tale petizione popolare dei residenti è partita con le prime circa 100 sottoscrizioni il giorno sabato 23 in occasione del partecipatissimo ed appassionato Forum sulle Acque in via Grottelle ed è proseguita con la richiesta di adesione di numerosi gruppi familiari residenti nelle aree interessate dalla mancanza di rete fognaria, ma anche di residenti che, oltre all’assenza della suddetta, patiscono l’assenza di illuminazione pubblica e di marciapiedi, persino sulla Raffaele Bosco, oltre che in quasi tutte le strade interne del casale arolese. Anche dalla appassionata discussione di sabato pomeriggio è emerso malcontento e rabbia nei confronti degli amministratori vicani che sono evidentemente più concentrati sul centro e sul versante sinistro dei casali vicani, trascurando di fatto il territorio arolese nel quale la mancanza di una rete di raccolta di acque reflue crea non pochi disagi ai residenti da decenni in attesa di questa opera che nel tratto di via Grottelle dovrebbe congiungere la raccolta delle acque reflue alla vicina rete idrica di Meta di Sorrento all’altezza di Casa Astoria, sulla strada Meta Amalfi. Questa opera era già programmata e progettata nel 2007, ma i fondi ad essa assegnati furono dirottati su un opera simile di più facile realizzazione in quel di via Belvedere nelle colline del suddetto versante sinistro del territorio vicino. Adesso la misura è colma e gli arolesi si sono risvegliati dal torpore e dalle prese in giro di amministratori che finsero di assegnare loro un rappresentante del territorio e che di fatto continuano a rappresentare solo se stessi ed i loro interessi e a ricordarsi di una passerella in oratorio o in processione solo in tempo di elezioni e campagna elettorale: allora, come è stato detto sabato pomeriggio, andrebbero cacciati almeno come i mercanti dal tempio.