Vico Equense. L’Università di Parma rinuncia al comodato della SS. Trinità. Tante lettere anonime e firmate
Vico Equense. Una telenovela che è arrivata al suo culmine. E’ finita la stagione in tutti i sensi. L’Istituto SS. Trinità e Paradiso ormai da anni terra di nessuno, è sempre al centro di contese e vari dibattiti. Una struttura che potrebbe avere una grande prospettiva, fa gola a tutti, la vorrebbero tutti e nessuno. […]
Vico Equense. Una telenovela che è arrivata al suo culmine. E’ finita la stagione in tutti i sensi. L’Istituto SS. Trinità e Paradiso ormai da anni terra di nessuno, è sempre al centro di contese e vari dibattiti. Una struttura che potrebbe avere una grande prospettiva, fa gola a tutti, la vorrebbero tutti e nessuno. E’ pubblica, non è del comune, è di proprietà del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Fa gola soprattutto a molti privati, che con tanti escamotage se la vogliono aggiungere indebitamente al proprio “patrimonio”. Abbiamo potuto ahimè vedere in questi anni come un ex presidente del CDA, si è intestato un’ala intera di questa struttura, camuffandola con il nome “Fondazione ITS BACT”, tenendola chiusa, senza predisporre nessun tipo di attività.
Facciamo un passo indietro. Con sussistente contratto di locazione, prima stipula 17/09/1998, dell’immobile dell’Istituto SS. Trinità e Paradiso, l’allora Presidente del C.d.A. concedeva in locazione al Comune di Vico Equense i locali e spazi aperti nell’ala sx, concordando la destinazione d’uso per attività istituzionale del Comune.
All’inizio questi locali furono destinati ad ospitare cinque sezioni di alunni di Scuola dell’Infanzia, ma con delibera di Giunta Comunale n. 157 del 25/11/2014, si disponeva la chiusura del plesso di Scuola dell’Infanzia SS. Trinità, a partire dall’as. 2015/2016, in ottemperanza alla previsione dell’istituzione del nuovo Istituto Comprensivo Costiero.
Con altra delibera di Giunta Comunale n. 108 del 25/08/2015 si stabiliva, tra l’altro, di trasferire le cinque sezioni di Scuola dell’Infanzia dal plesso SS. Trinità presso il plesso G. Pascoli in Via Sconduci (perché l’edificio risultava pericolante e con copertura in eternit) e le attrezzature del laboratorio multimediale sarebbero state trasferite ed incrementate con nuove postazioni dal plesso G. Pascoli presso i locali del plesso SS. Trinità.
Gran parte dei locali, detenuti in fitto da questo Comune, attualmente solo due sono destinati ed utilizzati per attività di laboratorio dall’Istituto Comprensivo Costiero (ma dovrebbe essere verificato se è attualmente così), rimanendo a disposizione dell’Ente Comunale altri quattro locali a piano terra e sei locali al piano ammezzato.
Arriviamo a qualche mese fa. Il 10 maggio scorso, il Presidente della Fondazione ”Istituto delle Scienze Enogastronomiche Italiane (ISEI)”, con sede in Massalubrense alla Via Tore al Deserto n. 16, ha chiesto la disponibilità in comodato d’uso di locali presso la SS. Trinità, sin dal prossimo anno accademico 2017/2018, al fine di poter aprire in Vico Equense una sede distaccata dell’Università di Parma – Dipartimento di Scienze degli Alimenti, per lo svolgimento del Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche. Quindi questi locali non erano più pericolanti?
Con la stessa nota, il Presidente dell’ISEI ha dichiarato che tutti i necessari lavori di ristrutturazione dei locali, per renderli fruibili ed idonei all’attività universitaria, saranno interamente a carico della Fondazione che, in seguito, non avrà nulla a pretendere dal Comune.
L’amministrazione comunale si è resa disponibile a concedere a titolo di comodato gratuito quattro locali siti al piano terra della SS. Trinità, già detenuti in fitto per fini/attività istituzionali, stante lo stato di attuale inutilizzazione.
La concessione in comodato d’uso gratuito, era stabilita per sei anni, con a carico del Comodatario le spese ordinarie derivate dall’utilizzazione del bene concesso in comodato, gli oneri relativi alle eventuali utenze, le eventuali spese per il consumo di energia elettrica, acqua potabile, riscaldamento, telefono, pulizia, ecc., con tutti i necessari lavori di ristrutturazione dei locali, per renderli fruibili ed idonei all’attività universitaria, stabilendo che i locali siti al piano ammezzato, restano nella disponibilità dell’Ente Comunale per fini ed attività istituzionali. Vedasi perciò un mio articolo precedente.
L’Amministrazione Comunale intendeva acquisire il prestigioso riconoscimento di Città creativa Unescoper la gastronomia, che “rappresenterebbe una grande possibilità di crescita economica, di notorietà e visibilità per l’intera comunità, coinvolgendo tutte le componenti della filiera enogastronomica del comprensorio della Penisola Sorrentina”.
Come poi dichiarato dal comodato “In forza di convenzione con l’Università di Parma, Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, la Fondazione I.S.E.l. ha istituito un Learning Center, detto anche Centro di Formazione Universitaria a Distanza, per l’erogazione di corsi in sincrono, asincrono e in e-learning nel Comune di Vico Equense, nell’ambito del progetto “Università dell’enogastronomia a Vico”, mettendo a disposizione per ogni iscritto, presso la propria sede l’utilizzo delle applicazioni software didattiche, delle strumentazioni per attività didattiche sperimentali, l’accesso ai servizi di rete della Università di Parma, l’accesso ai servizi internet e l’assistenza tecnica per l’utilizzo da parte degli studenti delle strutture e delle attrezzature, in modo da poter consentire a un gran numero di giovani, che in queste zone tradizionalmente lavorano nel settore gastronomico e alberghiero, di potersi iscrivere, senza eccessivi costi di spostamento e di permanenza lontano da casa, e frequentare il Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche”.
Tanti privati cittadini, su questo punto erano molto perplessi; era al corrente l’Università di Parma di questa convenzione della fondazione con il comune? L’Università di Parma avrebbe istituito questo “learning center”? Ma alla fine tutti i nodi vengono al pettine.
L’Università interpellata dalle varie lettere ha poi risposto in questi termini, tramite le parole del Direttore del Dipartimento, prof. Gabriele Costantino: “Si precisa che in effetti è in fase progettuale un’eventuale collaborazione tra il Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco e l’Istituto in oggetto al solo scopo di consentire un servizio di tutorato didattico per studenti iscritti al Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche dell’università di Parma, non provvedendo in ogni caso nessun tipo di erogazione di attività in modalità e-learning. Tuttavia allo stato attuale non è stata ancora formata alcuna convenzione che concretizzi la realizzazione di tale iniziativa“. Risposta poi firmata dal rettore vicario Giovanni Franceschini.
L’università in seguito ha poi ribadito e precisato in altra missiva “che non vi è alcuna intenzione da parte dell’istituzione universitaria di istituire una propria sede distaccata presso il territorio comunale di Vico Equense”.
In data 03 agosto scorso era stato sottoscritto, tra il comune e l’ISEF, il contratto di comodato d’uso. Con nota al protocollo n. 28348 del 31 agosto, il prof. avv. Natale Ferrara, nella sua qualità di Presidente della Fondazione dell’Istituto delle Scienze Enogastronomiche italiane (ISEI), nel far presente che per tutta una serie di motivisono venute meno le condizioni per la realizzazione del progetto di istituire un Corso di laurea in Scienze Gastronomiche, ha formalmente rinunciato al contratto di comodato d’uso dei locali presso la SS. Trinità e Paradiso.
L’amministrazione comunale, prendendo atto formalmente della rinuncia, revoca pertanto la delibera di Giunta Comunale n. 92 del 4 luglio con effetto che il contratto è da ritenersi annullato.
Il comune ha però declarato in ogni caso la totale estraneità, per la mancata attivazione del Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche, sia dell’Amministrazione Comunale di Vico Equense sia dell’Università di Parma.