Cetara, processo per malfunzionamento depuratori: a giudizio anche l’ex sindaco Squizzato

6 ottobre 2017 | 13:12
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Cetara, processo per malfunzionamento depuratori: a giudizio anche l’ex sindaco Squizzato

Nel prossimo mese ci sarà il processo del malfunzionamento dell’impianto di depurazione di Cetara, che porta sul tavolo degli imputati l’ex sindaco Secondo Squizzato, tecnici del comune e addetti ai lavori dell’Ausino. L’accusa della Procura, è l’inquinamento del mare di fronte alla cittadina costiera, con danneggiamento di beni pubblici e deturpamento dell’ambiente. Il giudice dell’udienza […]

Nel prossimo mese ci sarà il processo del malfunzionamento dell’impianto di depurazione di Cetara, che porta sul tavolo degli imputati l’ex sindaco Secondo Squizzato, tecnici del comune e addetti ai lavori dell’Ausino. L’accusa della Procura, è l’inquinamento del mare di fronte alla cittadina costiera, con danneggiamento di beni pubblici e deturpamento dell’ambiente. Il giudice dell’udienza preliminare Ubaldo Perrotta, che si sta occupando anche del caso dell’inquinamento del Sele, ieri ha firmato i decreti di rinvio a giudizio. La notizia è stata riportata stamattina dal quotidiano salernitano La Città.

Insieme al già citato ex primo cittadino cetarese, si elencano il dirigente comunale Pietro Avallone, mentre per l’Ausino, che ha in affido la manutenzione degli impianti in Costa d’Amalfi, è sotto inchiesta il presidente, Mariano Agrusta, il suo predecessore Matilde Milite e i funzionari dell’Ausino che hanno avuto responsabilità nella gestione degli impianti di depurazione: Franco Vaccaro, Domenico Bevilacqua, Iolanda Giuliano, Massimo Martucciello e Giuseppe Vitagliano.

Squizzato è imputato anche per l’omissione di atti d’ufficio, secondo quanto disposto dal pm Mariacarmela Polito, con l’accusa per non aver attivato misure per il trattamento delle acque reflue e fognarie, senza fornire autorizzazione. Gravi contestazioni arrivano anche sulla mancata disposizione del divieto di balneazione nel 2014, secondo l’Arpac le acque del mare presentavano elevati livelli di inquinamento da l’escherichia coli e azoto ammoniacale. Gli imputati difesi da Maurizio Mastrogiovanni, Agostino De Caro, Felice Lentini, Giovanni Torre, Gaspare Dalia e Roberto Lanzi, dovranno provare a difendersi da queste ricostruzioni nel processo che si terrà il 2 novembre.