Monte Faito: 70mila euro per la messa in sicurezza della strada provinciale 269

13 ottobre 2017 | 23:43
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Monte Faito: 70mila euro per la messa in sicurezza della strada provinciale 269

Iniziano le operazioni di messa in sicurezza sul Monte Faito. L’Ente Parco dei Monti Lattari beneficerà dalla Regione Campania di 70mila euro, attraverso mandato alla Protezione Civile regione, per rendere sicura la percorribilità della strada provinciale 269 che da Vico Equense conduce verso il Faito. L’operazione consiste nel disgaggio (rimozione a mano) del pietrame instabile […]

Iniziano le operazioni di messa in sicurezza sul Monte Faito. L’Ente Parco dei Monti Lattari beneficerà dalla Regione Campania di 70mila euro, attraverso mandato alla Protezione Civile regione, per rendere sicura la percorribilità della strada provinciale 269 che da Vico Equense conduce verso il Faito. L’operazione consiste nel disgaggio (rimozione a mano) del pietrame instabile dai costoni, rilevati nei tratti con rischio più elevato per la pubblica e privata incolumità. Questa decisione arriva in seguito alla riunione di un tavolo tecnico convocato presso la Reggia di Quisisana, sede dell’Ente Parco, in presenza dei tecnici della SMA Campania, del geologo del Genio Civile Antonio Malafronte, del sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore, dell’assessore ai Lavori Pubblici Gennaro Cinque, del sindaco di Meta Giuseppe Tito e del presidente dell’Ente Parco Tristano Dello Joio.

“Dalle parole passiamo ai fatti. – sottolinea Dello Joio – Inizia finalmente a prendere corpo un intervento che ci consentirà di mettere in sicurezza la strada che conduce verso il Faito grazie al contributo essenziale della Regione Campania e della Protezione Civile, una cooperazione che rappresenta l’ennesimo esempio di una regia comune che intendiamo stabilire per la pevenzione e la valorizzazione dei territori. Si tratta comunque soltanto della prima di una serie di iniziative che prossimamente andremo a mettere in campo per i territori dei Comuni sotto l’egida dell’Ente Parco dei Monti Lattari”.

I distruttivi incendi dei giorni di agosto, hanno distrutto grandi dimensioni della macchia di vegetazione e della copertura arborea che tratteneva la roccia, causando così fratture che espongono i detriti calcarei agli effetti delle piogge: in caso di precipitazioni, sono a rischio le intersezioni del reticolo idrografico, a causa dell’elevato trasporto di elementi lapidei che si riversano lungo la strada. Laddove sono convogliate le acque meteoriche, avvengono questi fenomeni. Proprio in corrispondenza delle suddette intersezioni, sono previste le installazioni di barriere paramassi, che dovranno intercettare i flussi detritici per circa 200 metri lineari, mentre in futuro saranno introdotte delle briglie per il contenimento dei flussi idrici.