Piano di Sorrento: successo dell’incontro sul PUT. Longobardi “Nessuno toccherà le tutele paesaggistiche” VIDEO
Stamattina nella Sala Consiliare del Comune di Piano di Sorrento, si é svolto l’incontro pubblico per i cittadini della costiera sorrentina ma anche quella amalfitana, l’ oggetto di dibattito é stata la redazione del nuovo Piano Urbanistico Territoriale (P.U.T.) in Penisola Sorrentina. All’ncontro ha partecipato il Consigliere Regionale Campania Alfonso Longobardi, primo firmatario della proposta […]
Stamattina nella Sala Consiliare del Comune di Piano di Sorrento, si é svolto l’incontro pubblico per i cittadini della costiera sorrentina ma anche quella amalfitana, l’ oggetto di dibattito é stata la redazione del nuovo Piano Urbanistico Territoriale (P.U.T.) in Penisola Sorrentina.
All’ncontro ha partecipato il Consigliere Regionale Campania Alfonso Longobardi, primo firmatario della proposta di modifica e aggiornamento dei P.U.T., presentì anche esperti dell’Ufficio Regionale Urbanistica.
L’ introduzione é stata svolta dal sindaco Vincenzo Iaccarino e seguire Carmela Cilento e Sergio Pontecorvo. A moderare il dibattito il giornalista del mattino Ciriaco Viggiano. Presenti sindaci e assessori di tutta la Penisola sorrentina, da Balduccelli di Massa Lubrense a Gargiulo di Sant’Agnello la Balzamo di Meta e il sindaco di Positano Michele De Lucia con gli assessori Giuseppe Guida e Nino Lucibello. Su Positanonews TV i video . Il messaggio è chiaro “Nessun intervento sulle tutele paesagistiche, ma solo urbanistiche”, dice Longobardi
Recupero abitativo dei sottotetti, cambi di destinazione d’uso più facili per i capannoni industriali, ristrutturazioni e adeguamenti sismici finalmente sbloccati: ecco i punti salienti del disegno di legge di modifica del Piano urbanistico territoriale della penisola sorrentina e della costiera amalfitana recentemente licenziato dalla commissione Urbanistica della Regione, come scrive Antonino Siniscalchi su Il Mattino . Un provvedimento che, a dispetto delle forti critiche mosse dagli ambientalisti, approderà in aula tra novembre e dicembre. Ad annunciarlo, nel corso dell’incontro pubblico ospitato ieri nella sede comunale di Piano, è stato Alfonso Longobardi, consigliere regionale e «padre» della proposta di legge. Al centro della discussione le principali innovazioni contenute nel testo. A cominciare dall’ok agli interventi di manutenzione straordinaria dei fabbricati, che consentirà di adeguare questi ultimi alla normativa antisismica con la possibilità di beneficiare dei relativi vantaggi fiscali, per finire con il cambio di destinazione d’uso dei capannoni abbandonati, novità importante soprattutto per le ex aree industriali. Ancora, sì al recupero abitativo dei sottotetti, all’incremento del 20 per cento della cubatura utile degli edifici e alla realizzazione di piccole piscine pertinenziali nelle strutture ricettive.
«Questo ddl ha sottolineato Longobardi nasce dall’esigenza di promuovere lo sviluppo economico, seppur nel pieno rispetto di due dei territori più preziosi al mondo. Non c’è l’intento di avallare qualsiasi forma di speculazione, ma soltanto quello di aggiornare lo strumento urbanistico eliminando una disparità di trattamento che ha per troppo tempo penalizzato i 34 Comuni in cui vige il Put». Contro la modifica della legge regionale 35 del 1987 si sono schierati gli ambientalisti. Wwf, Italia Nostra e Vas hanno chiesto l’immediata sospensione dell’iter di approvazione del ddl Longobardi, ritenuto «in evidente contrasto col dettato costituzionale». Il motivo? Il Put è un piano urbanistico con valore paesaggistico e, come scrivono i referenti delle tre associazioni, «la tutela dell’ambiente e del paesaggio è materia di esclusiva competenza statale: la Regione, quindi, non può unilateralmente modificare le norme del Put». Senza contare le norme che, sempre a parere degli ambientalisti, favoriranno ulteriori sbancamenti di terreno e nuove colate di cemento mascherandole con il presunto snellimento delle procedure per gli interventi edilizi. Secca la replica di Longobardi: «Il ddl non mette minimamente in discussione i vincoli paesaggistici. Anzi, fissa norme certe e chiare proprio a tutela del paesaggio».
Tanti gli amministratori pubblici, i funzionari comunali e gli addetti ai lavori che hanno preso parte all’incontro, introdotto dagli assessori Carmela Cilento e Sergio Ponticorvo. Secondo il sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli, «è necessario aggiornare anche le cartografie sulle quali si basa il Put e che risalgono addirittura agli anni Settanta». Durissima la presa di posizione di Michele De Lucia, primo cittadino di Positano, cittadina in cui gli stretti vincoli fissati dalla legge 35 hanno impedito la realizzazione di importanti opere pubbliche e dato vita a una lunga serie di mostri giuridici: «Il Put ha di fatto proibito interventi fondamentali come l’adeguamento sismico dei fabbricati: è una legge indegna che dev’essere modificata al più presto».