Sentiero degli Dei : ieri potevano essere due i morti. Agerola , Praiano , Positano occorre intervenire sulla sicurezza
Sentiero degli Dei : ieri potevano essere due i morti. Agerola , Praiano , Positano occorre intervenire sulla sicurezza. E’ il sentiero più famoso del mondo secondo il New York Times ed è percorso ogni anno da decine di migliaia di persone, ma viene trattato come un sentiero qualunque. Ieri due casi, uno finito male […]
Sentiero degli Dei : ieri potevano essere due i morti. Agerola , Praiano , Positano occorre intervenire sulla sicurezza. E’ il sentiero più famoso del mondo secondo il New York Times ed è percorso ogni anno da decine di migliaia di persone, ma viene trattato come un sentiero qualunque. Ieri due casi, uno finito male , di una turista americana di 63 anni ospite in una struttura positanese a Fornillo, nei pressi del tratto che vedete nella foto al di sopra del Convento di San Domenico o Santa Maria ad Castra, e poi di sera una turista ospite a Sant’Agnello che si faceva la “camminata” a piedi, miracolata grazie all’intervento dei volontari positanesi che la hanno soccorsa. Purtroppo stiamo dicendo da mesi se non anni che il Sentiero degli Dei è diventata l’autostrada montana della Costiera amalfitana, arrivano in tutti i modi , con la SITA da Amalfi ad Agerola, per poi scendere a piedi fino a Positano o dalle strutture ricettive della Svizzera della Campania.
Eppure nessuno prende provvedimenti seri sulla sicurezza, sistemazione del sentiero, possibilità di chiamare aiuto , una postazione di soccorso del 118 a metà strada, visto che a piedi mentre si arriva il turista è difficile che riesca a sopravvivere e l’elicottero non sempre è in condizioni di intervenire. Maggiore informazione sulla pericolosità del sentiero. Il sentiero è pericoloso per definizione, tutti i sentieri lo sono. I sentieri non sono strade rotabili o pedonali, sono sentieri, forse non ci si rende ancora conto. Non ci sono parapetti, ci sono le pietre rotolanti ( “rolling stones”) , i passaggi sulle pietre vive sono diventati più lisci a causa del transito continuo e via dicendo, non c’è bisogno che diciamo altro, un sentiero è un sentiero..
Ma se questo sentiero viene frequentato da decine di migliaia di persone diventa necessario renderlo più sicuro o contingentarlo , non basta mettere cartelli o fare fogli informativi per mettersi la coscienza a posto. Con questo non diciamo che non si sia fatto uno sforzo informativo, anche dietro la pressione di Positanonews, che da una parte viene criticato per questo nostro essere il “grillo” della situazione, dall’altra però dei risultati ci sono. Bisogna coinvolgere tutti Salerno, Napoli, il Parco dei Monti Lattari, gli esperti e raccogliere dati. Ci vuole una mappatura dettagliata del sentiero degli dei, sapere quante persone passano, sapere i punti critici, individuare tutti gli interventi fatti negli ultimi dieci anni per capire anche statisticamente dove avvengono maggiormente gli incidenti. Se si vuole essere efficienti ed efficaci bisogna studiare il problema, ma non sulla base delle “impressioni” ma dei dati, fornire dei numeri. In questo può essere utile la pro loco di Agerola e l’infopoint di Nocelle, i due comuni pure stanno facendo molto e si stanno sensibilizzando ma non basta. Bisogna fare mappatura dei flussi e dei punti critici, bisogna lavorare scientificamente e non emotivamente per ottenere dei risultati concreti.
Oramai i numeri ci sono e sono grossi, migliaia di persone , anzi decine di migliaia all’anno, corrispondono a decine di incidenti a volte anche mortali. Ci sono delle responsabilità da parte delle istituzioni che , di fronte a una tale mole di flussi, hanno il dovere di intervenire . Ma anche gli operatori devono fare la loro parte . Questa è una situazione rispetto alla quale non si può essere indifferenti.
Michele Cinque