Oggi ha spirato un figlio illustre di Tramonti, il Maestro Mario Carotenuto. Nella terra natia del pittore, la natura e i paesaggi delle sue opere, come agitati, avvertono la dipartita del suo principale esteta. Nel libro Il Verde di Tramonti, il Maestro Carotenuto raccontava che il lesto autunno poteva diventare la stagione più lenta e lunga delle quattro, […]
Oggi ha spirato un figlio illustre di Tramonti, il Maestro Mario Carotenuto. Nella terra natia del pittore, la natura e i paesaggi delle sue opere, come agitati, avvertono la dipartita del suo principale esteta. Nel libro Il Verde di Tramonti, il Maestro Carotenuto raccontava che il lesto autunno poteva diventare la stagione più lenta e lunga delle quattro, facendo riaffiorare nella sua mente tutte le altre trascorse nella sua vita. Ma quell’autunno che spinge alla riflessione e all’intimità, che stravolge il paesaggio rendendolo infuocato. Carotenuto esce di scena, contemplando quel periodo in cui Tramonti diventa più bella, affinché chiunque possa goderne la nuova muta lontano dall’animosità dell’estate, ingentilendo la sua quiete.
Tramonti rappresenta nella formazione artistica del Maestro Carotenuto il paesaggio, con tutte le sue componenti e i colori, che sono state trasposte in tutte le sue opere compiute lungo il suo tragitto artistico ed esistenziale. Perché Carotenuto biograficamente amava stabilire un rapporto sensibile con i luoghi che riproduceva, quindi le valli tramontane hanno serbato nell’anziano pittore i ricordi della turbata giovinezza, che trovano sollievo durante l’estate, che rinvigorendo la natura del verde placa l’animo umano. I paesaggi di Carotenuto sono rappresentati secondo il ritmo di vita contadino, scandito da autunnali e primaverili equinozi d’ansia artistica, inverni riflessivi e lunghe estati di ispirazione creativa, tenendo fede alle sue origini e rendendo le sue opere nostalgiche. Mario Carotenuto in Tramonti ha trovato il giusto compromesso tra le varie espressioni pittoriche del passato, dal Giorgione a Manet, ma soprattutto ha consacrato con fare infaticabile la sua vita per un mestiere che richiede amore e attenzione: come il Maestro ha testimoniato in vita, “Forse la vita di un’artista si brucia e si consuma nell’attesa di quei momenti, incontrollabili ed eccezionali”.
Michelangelo Nasto