Vico Equense. L’ASL Na 3 Sud presenta: “L’anticorpo. Curare i disturbi del comportamento alimentare nell’istituzione”

27 ottobre 2017 | 11:51
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Vico Equense. L’ASL Na 3 Sud presenta: “L’anticorpo. Curare i disturbi del comportamento alimentare nell’istituzione”
Vico Equense. L’ASL Na 3 Sud presenta: “L’anticorpo. Curare i disturbi del comportamento alimentare nell’istituzione”
Vico Equense. L’ASL Na 3 Sud presenta: “L’anticorpo. Curare i disturbi del comportamento alimentare nell’istituzione”
Vico Equense. L’ASL Na 3 Sud presenta: “L’anticorpo. Curare i disturbi del comportamento alimentare nell’istituzione”
Vico Equense. L’ASL Na 3 Sud presenta: “L’anticorpo. Curare i disturbi del comportamento alimentare nell’istituzione”
Vico Equense. L’ASL Na 3 Sud presenta: “L’anticorpo. Curare i disturbi del comportamento alimentare nell’istituzione”

Vico Equense. Questa mattina il sindaco Andrea Buonocore ha portato i saluti della Città al convegno “L’anticorpo. Curare i disturbi del comportamento alimentare nell’istituzione”, organizzato dell’Asl Na 3 Sud – dipartimento della salute mentale con il patrocinio del Comune di Vico Equense. “Quello dei disturbi alimentari è un tema ben presente nella nostra agenda – […]

Vico Equense. Questa mattina il sindaco Andrea Buonocore ha portato i saluti della Città al convegno “L’anticorpo. Curare i disturbi del comportamento alimentare nell’istituzione”, organizzato dell’Asl Na 3 Sud – dipartimento della salute mentale con il patrocinio del Comune di Vico Equense.

“Quello dei disturbi alimentari è un tema ben presente nella nostra agenda – esordisce il sindaco Buonocore – Infatti, uno dei progetti portati avanti durante “Festa a Vico”, tratta proprio della prevenzione e del trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”.

I disturbi del comportamento alimentare, nelle varie espressioni che li distinguono, rappresentano la patologia più diffusa nella società occidentale dell’ultimo ventennio. In Italia sono 3 milioni le persone che soffrono di problemi legati all’alimentazione.

Le espressioni sintomatiche del problema, un cattivo rapporto con il cibo e l’alterazione della percezione del proprio corpo, sono la manifestazione più conclamata e spesso drammatica di un processo in cui si intrecciano fattori biologici, sociali e psicologici.

“Lo scopo del nostro lavoro – spiegano i responsabili dell’Asl – con i pazienti è proprio quello di far loro riconoscere quelle parti di sé negate che proiettano sul corpo, tanto da farci pensare che agiscono contro di esso come un anticorpo, non riconoscendolo e rifiutandolo come fosse un antigene. Questo momento di incontro e confronto multidisciplinare potrà servirci a continuare il nostro lavoro quotidiano aperti a nuove possibilità di lettura del problema, arricchiti di nuove esperienze e riflessioni condivise”.