Vico Equense. Una Marcia pacifica a 6 Zampe contro il silenzio dell’amministrazione sulla questione animali randagi

17 ottobre 2017 | 17:37
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Vico Equense. Una Marcia pacifica a 6 Zampe contro il silenzio dell’amministrazione sulla questione animali randagi

Vico Equense. La Delegazione Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) della Penisola Sorrentina insieme ai tanti volontari vicani, ha organizzato una manifestazione pacifica al Comune di Vico Equense per i Diritti degli Animali, soprattutto quelli randagi. L’amministrazione comunale e quindi con “il sindaco pro tempore, ha per legge – si legge nel comunicato – doveri nei […]

Vico Equense. La Delegazione Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) della Penisola Sorrentina insieme ai tanti volontari vicani, ha organizzato una manifestazione pacifica al Comune di Vico Equense per i Diritti degli Animali, soprattutto quelli randagi.

L’amministrazione comunale e quindi con “il sindaco pro tempore, ha per legge – si legge nel comunicato – doveri nei confronti degli Animali Randagi, ma a quanto pare non lo ricorda! Dopo la diffida, protocollata lo scorso 4 ottobre al comune, nulla è cambiato”.

“Persiste l’indifferenza – continuano i volontari – noi non ci stiamo! Invitiamo tutti a sostenerci, ad esserci Giovedì 19 ottobre ore 10 al Comune di Vico Equense. Gli Animali non hanno voce, prestiamogli la nostra! Vi Aspettiamo sia con che senza Amici a 4 Zampe!! E’ Graditissima la Condivisione e soprattutto l’esserci. Insieme di Ottiene!” ??❤️

Una circolare del Ministero della Salute ricorda che bisogna realizzare un programma di
prevenzione del randagismo che preveda sia informazione ed educazione nelle scuole, che formazione ed aggiornamento del personale delle Regioni, degli Enti locali delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) che operano in questo ambito.

I compiti del comune e quindi del sindaco riguardano l’attuazione di piani di controllo delle
nascite di cani e di gatti; il risanamento dei canili comunali e costruzione di rifugi per cani; la gestione dei canili e gattili direttamente o tramite convenzioni con associazioni animaliste e zoofile o con soggetti privati; l’organizzazione, congiuntamente alle ASL, di percorsi formativi per i proprietari di cani con conseguente rilascio di specifica attestazione denominata “patentino”, anche in collaborazione con gli ordini professionali dei medici veterinari, le facoltà di medicina veterinaria, le associazioni veterinarie, quelle di
protezione degli animali e gli educatori cinofili; l’individuazione, in collaborazione con i
servizi veterinari, dei proprietari di cani soggetti all’obbligo di svolgimento dei percorsi formativi; l’identificazione e registrazione in anagrafe canina, tramite il Servizio Veterinario
pubblico, dei cani rinvenuti sul territorio e di quelli ospitati nei rifugi e nelle strutture di ricovero convenzionate; la Dotazione alla Polizia locale, di almeno un dispositivo di lettura di microchip iso-compatibile.