Un urlo straziante si leva alle 4 del mattino del primo novembre e rompe la quiete della notte in ospedale, al terzo piano del Padiglione emergenze del Cardarelli, separando in un attimo la più grande delle gioie dal più inconsolabile dei dolori. La voce rotta dell’infermiera pediatrica, di turno nel reparto di Ginecologia e Ostetricia, […]
Un urlo straziante si leva alle 4 del mattino del primo novembre e rompe la quiete della notte in ospedale, al terzo piano del Padiglione emergenze del Cardarelli, separando in un attimo la più grande delle gioie dal più inconsolabile dei dolori. La voce rotta dell’infermiera pediatrica, di turno nel reparto di Ginecologia e Ostetricia, squarcia il silenzio che avvolge il Nido. Qui in fila tra tanti bimbi appena affacciati alla vita c’è anche Maria, nata sana, poche ore prima, con parto cesareo. Il suo cuore, improvvisamente, inspiegabilmente, ha smesso di battere. La scia di quell’urlo chiama a raccolta i medici di turno che tentano le manovre per rianimare la neonata. Ma non c’è nulla da fare. La disperazione raggiunge presto il letto di una giovane mamma che riposa tranquilla e felice ma che ora precipita in un baratro.
Maria nasce il giorno prima alle 11,18 del mattino, con taglio cesareo. La sera precedente riceve la prima poppata. Ora giace senza vita nella sua culla. La crudeltà senza logica si accanisce in una manciata di ore. Per la giovane mamma di appena 24 anni si spalanca il più profondo degli abissi. Un dolore privato che nessuno può narrare. Così come nessuno tra i sanitari e il personale ostetrico sa spiegarsi cosa possa essere accaduto. La piccola era nata sana e vispa con un indice di Apgar (parametro che serve a valutare la vitalità dei neonati) che misurava 8 a un minuto dalla nascita (già molto alto) e che era poi salito addirittura a 9 virando verso il massimo dopo 5 minuti dal parto. Numeri che mostravano una nascita senza complicazioni in cui tutto sembrava essere andato nel verso giusto. E invece dove c’erano un cuore di mamma e un papà felice, ora c’è la caduta. Stupore e rabbia, dolore sordo e strazio. Come è potuto accadere? Cosa è successo alla piccola Maria?
ETTORE MAUTONE IL MATTINO